Cisgiordania, Smotrich rilancia: "Via libera a migliaia di nuove colonie, Palestina inesistente". Israele-Gaza, gli aggiornamenti.

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Emergenza Gaza: Cento ONG denunciano l'uso della fame come arma, Smotrich rilancia sugli insediamenti
La situazione nella Striscia di Gaza resta drammatica. Cento organizzazioni non governative hanno lanciato un appello congiunto, accusando Israele di utilizzare la fame come arma di guerra. "È inaccettabile che l'accesso al cibo e all'acqua sia ostacolato sistematicamente", si legge nel comunicato, che chiede un immediato cessate il fuoco e un accesso umanitario senza restrizioni.
Le ONG denunciano le difficoltà incontrate nell'inviare aiuti alla popolazione civile, già stremata da mesi di conflitto. Ritardi ai checkpoint, restrizioni burocratiche e bombardamenti nelle vicinanze dei depositi di aiuti sono solo alcune delle problematiche evidenziate.
Mentre la comunità internazionale si mobilita per cercare una soluzione pacifica, arrivano dichiarazioni che rischiano di esacerbare ulteriormente le tensioni. Bezalel Smotrich, Ministro delle Finanze israeliano, ha dato il suo via libera alla costruzione di 3.400 nuovi insediamenti in Cisgiordania, ribadendo la sua opposizione alla creazione di uno Stato palestinese. "Non ci sarà uno Stato di Palestina", ha affermato Smotrich, alimentando le preoccupazioni della comunità internazionale sulla sostenibilità del processo di pace.
Questa mossa è stata ampiamente criticata da diverse nazioni e organizzazioni internazionali, che la considerano una violazione del diritto internazionale e un ostacolo alla soluzione dei due Stati. Il rischio di un'escalation della violenza nella regione è sempre più concreto. La situazione umanitaria a Gaza e le nuove provocazioni in Cisgiordania rendono la prospettiva di una pace duratura sempre più lontana.
Ulteriori aggiornamenti seguiranno nelle prossime ore.
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