La scuola: una speranza per i bambini rom senza fissa dimora

Bambini Rom Invisibili: La Denuncia di Sant'Egidio
Milano, Ottobre 2023 - Stefano Pasta, della comunità di Sant’Egidio a Milano, lancia un allarme preoccupante sulla condizione di numerosi bambini Rom che vivono in città: “Per esistere da un punto di vista amministrativo e burocratico non basta il certificato di nascita. Ma la verità è che sono Rom e quindi nessuno li ha cercati”.
La denuncia di Pasta evidenzia una drammatica realtà di invisibilità amministrativa che condanna questi minori a una serie di difficoltà, a partire dall’assenza di residenza. Questa mancanza impedisce l'accesso a servizi essenziali come la sanità, i servizi sociali e, soprattutto, l'istruzione. “Sono bambini che crescono senza un’identità riconosciuta, senza la possibilità di frequentare regolarmente la scuola e di costruirsi un futuro”, spiega Pasta.
La situazione è aggravata dal fatto che, secondo Sant’Egidio, le istituzioni non mettono in atto politiche di inclusione adeguate. L’assenza di un’azione proattiva nella ricerca e nel riconoscimento di questi minori contribuisce a perpetrare un circolo vizioso di emarginazione. Pasta sottolinea la necessità di un intervento urgente da parte delle autorità: “È necessario un cambio di prospettiva, un impegno concreto per individuare questi bambini e garantire loro i diritti fondamentali”.
Ma c’è un barlume di speranza. La comunità di Sant'Egidio, da anni impegnata nel supporto alle famiglie Rom, individua nella scuola un potente strumento di cambiamento. “La scuola può cambiarli”, afferma con convinzione Pasta. L’accesso all’istruzione, infatti, non è solo un diritto fondamentale, ma anche un potente strumento di integrazione sociale e di emancipazione. Fornire a questi bambini la possibilità di studiare significa offrire loro la possibilità di un futuro diverso, lontano dalla marginalità e dall’invisibilità.
Sant’Egidio chiede quindi un impegno concreto da parte delle istituzioni, non solo per registrare e dare un'identità a questi bambini, ma anche per investire in programmi di supporto scolastico e di integrazione sociale che favoriscano una reale inclusione per questi minori e le loro famiglie. L'appello è chiaro: non si può accettare che dei bambini, solo per la loro etnia, siano condannati all'invisibilità. È necessario agire, ora.
Per approfondimenti sul lavoro di Sant'Egidio: www.santegidio.org
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