Schillaci e il comitato vaccini: la destra a rischio spaccatura?

Schillaci e il comitato vaccini: la destra a rischio spaccatura?

Forza Italia sola a difendere Schillaci: la destra divisa sullo scioglimento del NITAG

La decisione del Ministro della Salute, Orazio Schillaci, di sciogliere il NITAG, il gruppo tecnico di esperti che si occupava della campagna vaccinale, a causa della presenza di due membri contrari alla vaccinazione, ha provocato una profonda frattura all'interno del centrodestra. Mentre Forza Italia ha espresso un sostegno incondizionato alla scelta del ministro, Fratelli d'Italia ha mantenuto un silenzio assordante, lasciando emergere una netta divisione sull'operato di Schillaci e sul futuro delle strategie vaccinali in Italia.

"Una scelta coraggiosa e necessaria", ha affermato un esponente di Forza Italia, sottolineando l'importanza di garantire l'omogeneità di vedute all'interno di un organismo così delicato. La posizione del partito di Berlusconi appare chiara: la presenza di membri no-vax all'interno del NITAG è stata considerata inaccettabile, compromettendo la credibilità delle raccomandazioni e delle indicazioni fornite.

Diversa, invece, la reazione di Fratelli d'Italia. Il partito guidato da Giorgia Meloni non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali sulla vicenda, lasciando spazio a interpretazioni e alimentando le voci di una discrepanza interna alla maggioranza. Questo silenzio, carico di significati, potrebbe indicare una valutazione differente della decisione di Schillaci, oppure una strategia di prudenza in attesa di sviluppi futuri.

La situazione desta preoccupazione, soprattutto considerando l'importanza del NITAG nella gestione delle campagne vaccinali e nella lotta contro le malattie infettive. Lo scioglimento del comitato, senza una chiara indicazione su come e quando verrà ricostituito, rischia di lasciare un vuoto importante nella pianificazione sanitaria nazionale, con potenziali ripercussioni negative sulla salute pubblica. L'assenza di un fronte unito all'interno del governo, inoltre, evidenzia una debolezza strategica che potrebbe compromettere la capacità di affrontare efficacemente le future sfide in ambito sanitario.

L'episodio solleva interrogativi sulla coesione del governo Meloni e sulla capacità di affrontare le questioni di salute pubblica con un approccio unitario e determinato. Il destino del NITAG e il futuro delle strategie vaccinali italiane sembrano, al momento, appesi a un filo, in attesa di chiarimenti ufficiali e di una maggiore chiarezza da parte dei partiti di maggioranza.

La vicenda, infine, mette in luce la complessità del dibattito sulla vaccinazione e la necessità di un approccio responsabile e basato sulla scienza, evitando divisioni ideologiche che potrebbero compromettere la salute collettiva. Il sito del Governo Italiano fornisce aggiornamenti sulle politiche sanitarie nazionali.

(18-08-2025 01:00)