L'AfD cavalca l'onda populista: "Con noi anche Trump e Putin"

A Erfurt, Höcke Chiude la Campagna con Svastiche e Grida di "Cambiamento"

Erfurt, Germania – L'atmosfera era tesa, carica di un'elettricità palpabile. Björn Höcke, leader dell'AfD in Turingia, ha concluso la sua campagna elettorale ad Erfurt con un comizio che ha lasciato il segno, non solo per le parole pronunciate, ma anche per gli inquietanti simboli comparsi tra i sostenitori.

Tra la folla, infatti, sono state avvistate diverse svastiche, dipinte su cartelli o esibite apertamente, segno inequivocabile di una frangia estrema che si identifica con l'ideologia di Höcke. Un'immagine che getta ombre profonde sulla campagna elettorale e alimenta le preoccupazioni di chi vede nell'AfD un pericolo per la democrazia tedesca.

"Ci amano anche Donald e Vladimir," ha dichiarato Höcke, riferendosi a presunti appoggi da parte di personaggi politici internazionali, alimentando così una narrazione che colloca l'AfD al di fuori del tradizionale panorama politico tedesco. Una strategia comunicativa che mira a polarizzare il dibattito e a creare una frattura tra "loro" e "noi", tra chi si sente rappresentato dal partito e chi invece lo considera una minaccia.

Il discorso di Höcke, incentrato sulla promessa di un radicale "cambiamento", ha risuonato con un'eco inquietante per molti osservatori. Il leader dell'AfD ha sfruttato i temi cari al suo elettorato, puntando su una retorica populista che mescola nazionalismo, euroscetticismo e una critica veemente all'establishment.

La presenza delle svastiche, tuttavia, non può essere ignorata. Rappresenta un'ulteriore prova della difficoltà dell'AfD nel dissociarsi dalle sue componenti più estreme, un problema che continua ad alimentare le polemiche e a tenere banco nel dibattito politico tedesco. L'evento di Erfurt solleva interrogativi cruciali sul futuro della democrazia in Germania e sulla capacità del paese di contrastare l'ascesa dei movimenti populisti e di estrema destra.

La presenza di polizia era massiccia, ma non è riuscita a prevenire del tutto la comparsa di simboli chiaramente offensivi e illegali. Le autorità tedesche sono ora chiamate a indagare su quanto accaduto ad Erfurt e a valutare eventuali provvedimenti. L'episodio, più che una semplice nota a margine della campagna elettorale, rappresenta un campanello d'allarme che richiede una riflessione profonda sul clima politico tedesco e sulla lotta contro l'estremismo.

Il rischio di una normalizzazione del discorso d'odio e dell'estremismo di destra è palpabile, e questo evento ne è una drammatica dimostrazione. La sfida per la Germania, e per l'intera Europa, è quella di contrastare efficacemente queste tendenze pericolose, prima che sia troppo tardi.

(23-02-2025 01:00)