Dazi Trump al 25%: impatto sul Made in Italy tra lusso e automotive

Trump e i dazi: il Made in Italy a rischio? Sansone di iBanFirst commenta

L'annuncio di Donald Trump di dazi del 25% sui prodotti europei ha scosso il mondo economico, generando preoccupazione soprattutto per i settori più esposti del Made in Italy. Michele Sansone, country manager di iBanFirst Italia, ha commentato la situazione evidenziando le possibili ripercussioni sulle imprese italiane.

“L’impatto di questa decisione potrebbe essere significativo”, afferma Sansone. “I settori del lusso e dell’automotive, pilastri dell’export italiano, sono particolarmente vulnerabili. Aumentare i costi di importazione e esportazione comporta una riduzione della competitività sul mercato internazionale, con conseguenti ricadute su fatturato e margini di profitto.”

Sansone sottolinea l'importanza di una strategia di diversificazione per le aziende italiane: “Non possiamo permetterci di dipendere eccessivamente da un singolo mercato. La diversificazione geografica e la ricerca di nuovi partner commerciali sono fondamentali per mitigare i rischi connessi a queste politiche protezionistiche.”

I dazi potrebbero colpire duramente settori già in difficoltà, aggiunge Sansone, facendo riferimento alle sfide economiche globali e alle incertezze geopolitiche che stanno caratterizzando gli ultimi anni. “Le imprese italiane devono essere pronte ad affrontare nuove sfide e ad adattarsi rapidamente ai cambiamenti del mercato. La tecnologia e l'innovazione giocano un ruolo cruciale in questo contesto.”

Oltre alla diversificazione, Sansone suggerisce l'adozione di strumenti finanziari innovativi per gestire al meglio i rischi legati ai cambi e alle transazioni internazionali. “Piattaforme come iBanFirst, che offrono soluzioni di pagamento trasparenti ed efficienti, possono aiutare le aziende italiane a navigare in questo scenario complesso, ottimizzando i costi e garantendo la liquidità necessaria.”

La situazione richiede una risposta coordinata a livello europeo, conclude Sansone. “L'Unione Europea deve agire con fermezza per difendere gli interessi delle sue imprese e contrastare le pratiche protezionistiche degli Stati Uniti. Solo attraverso una strategia unitaria e collaborativa possiamo affrontare questa sfida e proteggere il Made in Italy.”

L'incertezza rimane alta, e le conseguenze a lungo termine dei dazi di Trump sono ancora da valutare. Intanto, le aziende italiane devono prepararsi ad affrontare un contesto economico sempre più volatile e competitivo. La capacità di adattamento e l'innovazione saranno determinanti per la sopravvivenza e la crescita delle imprese nel mercato globale.

(27-02-2025 00:30)