Ucraina: Kiev apre alla trattativa con Mosca

Zelensky apre a colloqui di pace sotto la guida di Trump

Kiev si dice pronta a negoziare con Mosca, aprendo a una sorprendente ipotesi: la mediazione di Donald Trump. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un'intervista rilasciata ieri sera a una televisione americana, ha dichiarato che l'Ucraina sarebbe disponibile a sedersi al tavolo dei negoziati con la Russia, a condizione che a guidare il processo sia l'ex presidente degli Stati Uniti.

"Siamo sempre stati aperti al dialogo per porre fine a questa guerra," ha affermato Zelensky, "e crediamo che un mediatore imparziale possa essere fondamentale per raggiungere una soluzione pacifica. Consideriamo Trump una figura con un'esperienza internazionale significativa, e la sua eventuale mediazione potrebbe aprire nuove strade per la pace."

La dichiarazione ha suscitato immediate reazioni a livello internazionale. Mentre alcuni analisti politici hanno espresso scetticismo, evidenziando la posizione ambivalente di Trump nei confronti della guerra in Ucraina, altri hanno visto nell'apertura di Zelensky un segnale di pragmatismo e una volontà di esplorare ogni possibile via per raggiungere un cessate il fuoco.

La proposta, inaspettata per molti, pone una serie di interrogativi. Quali sarebbero le condizioni poste da Zelensky per accettare la mediazione di Trump? Accetterebbe Mosca una tale proposta, considerata la profonda ostilità tra Trump e l'attuale amministrazione Biden? E, soprattutto, quale ruolo potrebbe giocare la comunità internazionale nel garantire la credibilità e l'imparzialità di un eventuale processo di pace guidato dall'ex presidente americano?

La situazione sul campo di battaglia, intanto, rimane tesa. Gli scontri continuano nell'est del Paese, con entrambi gli schieramenti che riportano perdite. La speranza di un rapido accordo di pace sembra ancora lontana, ma l'apertura di Zelensky, per quanto sorprendente, rappresenta un'occasione da non sottovalutare per sbloccare una situazione di stallo che dura ormai da oltre un anno. La palla passa ora nelle mani di Mosca e, potenzialmente, nelle mani di Donald Trump.

L'ambasciata russa a Washington non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito. La Casa Bianca, invece, ha preferito non commentare direttamente la proposta di Zelensky, limitandosi a ribadire il sostegno incondizionato all'Ucraina nella sua lotta contro l'aggressione russa.

Seguiremo gli sviluppi di questa situazione con attenzione, aggiornando costantemente i nostri lettori su eventuali novità. Per maggiori informazioni, si consiglia di consultare i siti ufficiali del governo ucraino e le dichiarazioni degli organi internazionali.

(05-03-2025 00:53)