Ustica: richiesta di archiviazione, la rabbia dei familiari

Strage di Ustica: la Procura di Roma chiede l'archiviazione

Roma, 2024 - Dopo anni di indagini e ipotesi, la Procura di Roma ha chiesto l'archiviazione del fascicolo sulla strage di Ustica, avvenuta il 27 giugno 1980. Secondo i magistrati, la pista più accreditata rimane quella di una battaglia aerea, ma le prove per identificare con certezza i responsabili sono risultate insufficienti per sostenere un'accusa in giudizio. La decisione, che si preannuncia fortemente dibattuta, ha riacceso la ferita di un dolore ancora vivo nelle famiglie delle 81 vittime.

La notizia è stata accolta con profonda amarezza dalle associazioni che da sempre si battono per la verità sulla strage. "È una sconfitta per la giustizia e per la memoria delle vittime", ha dichiarato Paolo Bonfietti, presidente dell'associazione dei familiari delle vittime. "Dopo 44 anni, i morti di Ustica non hanno avuto giustizia. La richiesta di archiviazione è un'ulteriore ferita profonda che si aggiunge al dolore che portiamo nel cuore. Continueremo a lottare per la verità, per sapere chi ha ordinato e chi ha eseguito quell'orribile atto".

L'inchiesta, riaperta più volte negli anni, si è concentrata su diverse ipotesi, tra cui quella di un missile francese, una collisione accidentale o un attacco terroristico. La Procura, però, non ha trovato elementi sufficienti a sostenere una precisa accusa contro singoli individui o Stati. La mancanza di prove concrete, nonostante gli sforzi investigativi, rappresenta un ostacolo insormontabile per l'individuazione dei colpevoli.

La decisione della Procura di Roma non chiude definitivamente il caso, in quanto le parti civili potranno presentare ricorso. La battaglia per la verità sulla strage di Ustica, dunque, continua. La speranza delle famiglie delle vittime è che, nonostante le difficoltà, la luce sulla tragedia possa finalmente essere fatta. La richiesta di archiviazione rappresenta un'ulteriore sfida, ma non spegne la determinazione nel perseguire la giustizia e nel mantenere vivo il ricordo delle 81 vittime.

Il silenzio delle istituzioni preoccupa i familiari, che chiedono un maggiore impegno da parte dello Stato per far luce su una delle pagine più buie della storia italiana. L'assenza di risposte definitive lascia un vuoto incolmabile e alimenta il senso di ingiustizia che attanaglia le famiglie delle vittime, che continuano a reclamare verità e giustizia.

(05-03-2025 11:36)