Condanna per la morte di Yana Malayko: 20 anni a Stratan, ergastolo richiesto dal PM
Femminicidio a Castiglione delle Stiviere: 20 anni a Stratan, delusione dei familiari di Yana Malayko
Castiglione delle Stiviere è ancora scossa dal brutale omicidio di Yana Malayko, la giovane donna di 21 anni trovata senza vita, ancora viva quando venne chiusa in una valigia, nel 2023. La sentenza di condanna a 20 anni di reclusione per Dumitru Stratan, l'uomo accusato del delitto, ha lasciato un profondo senso di delusione nei familiari della vittima, che si aspettavano l'ergastolo.
Il processo, seguito con grande attenzione dall'opinione pubblica, ha visto il Pubblico Ministero chiedere la pena massima per Stratan, accusato di omicidio volontario. La difesa, invece, ha sostenuto la tesi dell'omicidio colposo, affermando che il gesto non fu premeditato. Il giudice, dopo aver valutato le prove presentate durante il lungo dibattimento, ha optato per una condanna a 20 anni, una decisione che non ha placato il dolore e la rabbia dei parenti di Yana.
"Non è giustizia!", ha dichiarato con voce rotta dal dolore la sorella di Yana, in lacrime fuori dal Palazzo di Giustizia. La delusione è palpabile tra i familiari, che avevano sperato in una pena più severa, ritenendo che la condanna non rifletta la gravità del crimine commesso. La crudeltà del gesto, la giovane età della vittima e il ritrovamento del corpo in condizioni così drammatiche hanno suscitato indignazione e sgomento nella comunità.
La vicenda di Yana Malayko rappresenta un'altra tragica pagina del femminicidio in Italia. La sentenza, pur condannando il responsabile, lascia aperta una riflessione sulla necessità di una maggiore attenzione e di una lotta più incisiva contro la violenza sulle donne. La speranza è che questo caso possa contribuire a sensibilizzare l'opinione pubblica e a promuovere politiche di prevenzione e contrasto alla violenza di genere, per evitare che altre tragedie simili possano ripetersi.
L'avvocato della famiglia Malayko ha già annunciato la possibilità di ricorrere in appello contro la sentenza, determinato a ottenere giustizia per la giovane vittima e a dare voce al dolore e all'indignazione di chi le era vicino. La battaglia per la verità e la giustizia per Yana è ancora lontana dall'essere conclusa.
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