**Saman, il delitto: i genitori respingono le accuse.**

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Caso Saman Abbas: Ergastolo alla madre, lei si dichiara innocente

Reggio Emilia, [data odierna] - Colpo di scena nell'aula del tribunale di Reggio Emilia: Nazia Shaheen, madre di Saman Abbas, è stata condannata all'ergastolo per l'omicidio della figlia. Una sentenza che arriva dopo un processo lungo e complesso, costellato da dichiarazioni contrastanti e tentativi di depistaggio.

La donna, collegata in videoconferenza dal Pakistan, dove è latitante, ha rilasciato spontanee dichiarazioni prima della sentenza. Ha ripercorso la giornata del 30 aprile 2021, giorno della scomparsa di Saman, fornendo una versione che stride con le risultanze investigative. "Non l'ho uccisa io," ha affermato con voce ferma, aggiungendo poi di non sapere dove si trovi il corpo della figlia. Al termine delle sue affermazioni, ha chiesto la sospensione dell'udienza.

Anche il padre di Saman, Shabbar Abbas, già condannato in primo grado all'ergastolo e presente in aula, ha ribadito la sua innocenza: "Non siamo stati noi". Entrambi i genitori si sono sempre professati estranei alla scomparsa e all'omicidio della giovane, il cui corpo è stato ritrovato solo nel novembre 2022, dopo le indicazioni fornite dallo zio Danish Hasnain, anch'egli condannato.

La sentenza ha scosso l'opinione pubblica, riaprendo il dibattito sul tema dei matrimoni forzati e della violenza di genere. La vicenda di Saman Abbas, una ragazza pakistana cresciuta in Italia e ribellatasi ad un matrimonio combinato, è diventata un simbolo della lotta per la libertà e i diritti delle donne.

Il processo non si conclude qui: si attendono le motivazioni della sentenza e l'eventuale ricorso in appello. Resta inoltre aperta la questione dell'estradizione di Nazia Shaheen dal Pakistan, un nodo cruciale per garantire che la giustizia faccia il suo corso completo.Ministero dell'Interno BRGoverno Italiano

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(20-03-2025 11:01)