Imamoglu di nuovo interrogato: il suo avvocato rassicura, 350 arresti dopo le proteste

Istanbul in fiamme: Imamoglu arrestato, proteste e scontri in tutta la Turchia
Istanbul è scossa dall'arresto del sindaco Ekrem Imamoglu, figura di spicco dell'opposizione al presidente Recep Tayyip Erdogan. L'arresto, avvenuto mercoledì con l'accusa di corruzione e sostegno al PKK, ha scatenato violente proteste in tutto il Paese, represse con la forza dalla polizia. Secondo fonti legali, Imamoglu è attualmente in isolamento e sottoposto a un nuovo interrogatorio. Il suo avvocato ha dichiarato: "È stanco, ma sta bene".
La notizia ha acceso gli animi in Turchia, alimentando la tensione politica già elevata in vista delle elezioni del 2024. Le manifestazioni, iniziate subito dopo l'annuncio dell'arresto, si sono diffuse rapidamente in diverse città, trasformandosi in scontri con le forze dell'ordine. La polizia ha utilizzato gas lacrimogeni e cannoni ad acqua per disperdere i manifestanti, che hanno risposto lanciando pietre e oggetti contundenti. Il bilancio parla di oltre 350 arresti, a testimonianza della durezza della repressione.
Le accuse contro Imamoglu, pesanti e contestate dalla sua difesa, sono state presentate in un contesto di crescente polarizzazione politica. L'opposizione accusa il governo di utilizzare la giustizia per eliminare i propri avversari politici. L'arresto del sindaco di Istanbul, città simbolo del dissenso nei confronti di Erdogan, viene interpretato da molti come un tentativo di intimidazione e di limitazione delle libertà democratiche.
La situazione rimane tesa e incerta. L'evolversi della vicenda sarà determinante per il futuro della Turchia, e le prossime ore saranno cruciali per capire come si svilupperà la risposta dell'opposizione e della popolazione alle azioni del governo. Il mondo osserva con apprensione gli eventi in corso, temendo un'ulteriore escalation della violenza e una crisi politica profonda.
Seguiremo gli sviluppi della situazione e forniremo aggiornamenti costanti.
Per maggiori informazioni:
BBC News
Al Jazeera
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