Inchiesta sulla funivia del Monte Faito: ipotesi di disastro e omicidio colposi

Funivia del Faito: Spettri del Mottarone, inchiesta per disastro colposo
La tragedia della funivia del Mottarone, che nel maggio 2021 costò la vita a 14 persone, torna a far paura. L'incidente avvenuto sulla funivia del Monte Faito, in provincia di Napoli, riaccende i riflettori sulle precarie condizioni di sicurezza di alcune infrastrutture italiane e solleva inquietanti interrogativi. La Procura di Torre Annunziata ha aperto un'inchiesta per disastro colposo e omicidio plurimo colposo, dopo il grave incidente che ha visto coinvolti numerosi passeggeri.
L'ingegner Antonello De Luca, perito del GIP di Verbania nell'inchiesta sulla tragedia del Mottarone, ha rilasciato dichiarazioni al vetriolo: "I sistemi sono simili", ha affermato, sottolineando le analogie tra le due funivie. Questa affermazione getta un'ombra pesante sulle procedure di manutenzione e controllo delle funivie italiane, mettendo in discussione l'efficacia delle normative e dei controlli.
L'incidente del Faito, seppur con una dinamica ancora da chiarire completamente, evidenzia la necessità di un'approfondita revisione delle procedure di sicurezza e manutenzione delle infrastrutture turistiche simili. La Procura sta indagando a 360 gradi, analizzando la documentazione tecnica, le procedure operative e le responsabilità di chi ha gestito la funivia. L'obiettivo è quello di accertare le cause dell'incidente e di individuare eventuali responsabilità penali.
La gravità della situazione è evidente. La coincidenza con il disastro del Mottarone, e le dichiarazioni dell'ingegner De Luca, impongono una riflessione seria sul livello di sicurezza delle funivie in Italia. Non si tratta solo di garantire la sicurezza dei turisti, ma anche di tutelare il lavoro degli operatori e la reputazione del settore turistico nazionale. È fondamentale che le autorità competenti prendano provvedimenti concreti ed efficaci per prevenire future tragedie.
La popolazione attende con ansia i risultati delle indagini, sperando che si faccia luce sulle cause dell'incidente e che si possa evitare che simili tragedie si ripetano. La memoria del Mottarone è ancora troppo viva, e il parallelo con l'incidente del Faito è un monito a non sottovalutare mai la sicurezza.
Si attende ora lo sviluppo delle indagini e la completa ricostruzione della dinamica dei fatti, per comprendere appieno le cause dell'incidente e per assicurare che chi è responsabile venga chiamato a rispondere delle proprie azioni.
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