Pasqua di plastica e senza pace a Gaza, racconta padre Romanelli

Pasqua di plastica e senza pace a Gaza, racconta padre Romanelli

Padre Romanelli: "A Gaza, una Pasqua di plastica e senza pace"

Gaza, - Una Pasqua segnata dalla sofferenza, dalla scarsità di cibo e dalla costante minaccia della guerra. È questo il quadro desolato che Padre Giovanni Romanelli, parroco della piccola comunità cristiana di Gaza, ha dipinto nell'intervista rilasciata ieri. Le sue parole, cariche di dolore e speranza, raccontano una realtà ben lontana dalle immagini tradizionali della festività. "Quest'anno, i fiori sulla nostra mensa erano di plastica" ha confessato il sacerdote, la voce intrisa di amarezza. "La guerra ha impoverito la nostra gente, rendendo difficile reperire anche le risorse più elementari per celebrare degnamente la Pasqua".

La situazione umanitaria a Gaza è critica. La carenza di cibo, aggravata dal blocco economico, colpisce duramente la popolazione già provata da anni di conflitto. Padre Romanelli ha sottolineato la difficoltà di reperire anche beni di prima necessità: "Non solo i fiori, ma anche il cibo per la tradizionale cena pasquale è stato reperito con grande fatica. Molte famiglie hanno dovuto fare a meno di molto".

Nonostante le difficoltà, la fede rimane un punto fermo per la comunità cristiana di Gaza. "La speranza non ci abbandona" ha affermato Padre Romanelli. "Celebriamo la Resurrezione di Cristo, simbolo di rinascita e di pace, anche in mezzo a questa sofferenza. La nostra preghiera è per la pace, per la fine di questa guerra che continua a martoriare il nostro popolo".

Il parroco ha inoltre rivelato di aver ricevuto diverse telefonate di Papa Francesco negli ultimi mesi, dimostrando la vicinanza del Pontefice alla comunità di Gaza. "Le sue parole ci hanno confortato e dato nuova forza", ha spiegato Padre Romanelli, "Ci sentiamo vicini al Santo Padre e riconoscenti per la sua attenzione alla nostra situazione". Queste chiamate, ha aggiunto, rappresentano un prezioso segno di solidarietà in un contesto di profonda difficoltà.

La Pasqua a Gaza, quest'anno, è stata una celebrazione carica di significati profondi, segnata dal dolore ma anche dalla speranza. Un simbolo di resilienza, di fede e di un appello silenzioso ma insistente per la pace. Un appello che risuona in tutto il mondo, nella speranza che la prossima Pasqua possa essere celebrata in un'atmosfera di serenità e fratellanza.

(20-04-2025 11:05)