Resistere ai nuovi fascismi

Resistere ai nuovi fascismi

Una nuova Resistenza ai nuovi fascismi: la destra italiana e il peso del passato

Settant'otto anni dopo la Liberazione, il regime mussoliniano è un ricordo, un capitolo oscuro della storia italiana chiuso, almeno così dovrebbe essere. Ma la realtà è più complessa. La caduta del fascismo, pur sancita dalla sconfitta militare e dalla Resistenza, sembra non aver trovato una piena elaborazione all'interno di una parte dello spettro politico italiano. Osserviamo, infatti, un persistente tentativo, da parte di settori della destra, di rivendicare una legittimazione politica che affonda le radici in un passato che, nella sua forma originaria, non tornerà più.

Non si tratta di negare il diritto all'esistenza di un’area politica conservatrice. Si tratta, piuttosto, di denunciare la strumentalizzazione di simboli e retoriche che richiamano, anche se in modo spesso velato e camuffato, l'ideologia e le pratiche del fascismo. L'utilizzo di un lessico che richiama il nazionalismo più esasperato, l'esaltazione di figure storiche ambigue o direttamente coinvolte nel regime, l'ambiguità nel condannare senza riserve il passato fascista: questi sono solo alcuni esempi di un problema che si manifesta con crescente insistenza nel panorama politico attuale.

Le recenti dichiarazioni di alcuni esponenti politici, le scelte comunicative di alcuni partiti, le prese di posizione su temi cruciali come la memoria e la giustizia sociale, dimostrano una preoccupante continuità con un passato che dovrebbe essere definitivamente relegato al ruolo di monito, non di modello. Un passato che, proprio per la sua violenza e la sua ingiustizia, ha generato la Resistenza, un movimento di liberazione che ha posto le basi per la democrazia italiana.

Oggi, assistiamo a una nuova forma di sfida. Non più carri armati e squadristi, ma una subdola infiltrazione di ideologie che minano i principi fondamentali della democrazia, della libertà e dei diritti umani. È una sfida che richiede una nuova consapevolezza, una nuova Resistenza, capace di difendere i valori repubblicani e antifascisti contro ogni forma di revisionismo storico e di neofascismo. È una battaglia culturale, prima ancora che politica, che deve essere combattuta con determinazione e lucidità, ricordando sempre il sacrificio di coloro che hanno combattuto per la libertà.

La lotta contro i nuovi fascismi non può essere lasciata al caso o considerata come un capitolo chiuso. È una responsabilità di tutti i cittadini consapevoli, un impegno continuo per proteggere le conquiste democratiche e garantire un futuro libero da ogni forma di totalitarismo. È un dovere morale di fronte alla storia, alle vittime e alle generazioni future.

Occorre un impegno collettivo per promuovere un'educazione civica che insegni a riconoscere e contrastare le nuove forme di estremismo e la strumentalizzazione della storia. È necessario ricordare, con forza e chiarezza, cosa significò il fascismo, perché ciò non si ripeta mai più.

(25-04-2025 01:01)