Attacco notturno a Kiev: oltre 100 droni abbattuti, un morto
Raid notturno russo: 150 droni colpiscono l'Ucraina, un morto
Un massiccio attacco aereo russo ha colpito diverse regioni dell'Ucraina nella notte. Secondo le prime informazioni provenienti da Kiev, circa 150 droni kamikaze sono stati lanciati contro obiettivi civili e infrastrutture strategiche. Le regioni maggiormente colpite sono state quelle di Zhytomyr, Dnipropetrovsk, Odessa, Donetsk, Sumy e Cherkasy. L'intensità dell'attacco è stata definita senza precedenti dalle autorità ucraine.
Il bilancio provvisorio, purtroppo, parla di almeno un morto. Il numero esatto delle vittime e dei feriti è ancora in via di accertamento, ma si temono ulteriori perdite a causa della gravità dei danni riportati in alcune zone. Le autorità stanno lavorando senza sosta per fornire assistenza alle popolazioni colpite e per valutare l'entità dei danni alle infrastrutture. Molti edifici residenziali sono stati danneggiati, con la conseguente evacuazione di numerosi cittadini.
Il Ministero della Difesa ucraino ha confermato l'abbattimento di una parte significativa dei droni, ma ha sottolineato la grave minaccia rappresentata dalla persistente aggressione russa. Le difese aeree ucraine hanno lavorato incessantemente per contrastare l'ondata di attacchi, impegnando tutte le risorse disponibili. Le immagini diffuse sui social media mostrano scene di devastazione e di disperazione, con edifici in fiamme e strade disseminate di detriti.
La comunità internazionale condanna fermamente l'escalation militare russa e rinnova l'appello per un cessate il fuoco immediato e il ritiro delle forze russe dal territorio ucraino. Diverse organizzazioni umanitarie stanno mobilitando risorse per fornire aiuti alle popolazioni colpite, fornendo beni di prima necessità e assistenza medica. La situazione rimane critica e si attende un aggiornamento ufficiale sulle perdite e sui danni causati dal raid notturno. Seguiremo gli sviluppi e forniremo aggiornamenti in tempo reale.
Per ulteriori informazioni, consultare i siti ufficiali del governo ucraino e le agenzie di stampa internazionali.
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