Trump e la pace in Ucraina: un'ambizione pre-conclave?

Trump vuole la pace in Ucraina? L'ombra del nuovo Papa
Un'intervista esclusiva a Giuseppe Sabella, direttore di Oikonova, rivela una possibile chiave di lettura della sorprendente attività diplomatica di Donald Trump sulla guerra in Ucraina.
Secondo Sabella, l'ex presidente americano sarebbe spinto da un'urgenza inaspettata: evitare che l'elezione del nuovo Papa oscuri il suo ruolo sulla scena internazionale. "Trump, nonostante le sue dichiarazioni spesso controverse, è un giocatore pragmatico", spiega Sabella. "Starebbe cercando di assicurarsi un successo diplomatico significativo prima dell'arrivo del successore di Papa Francesco, consapevole che un nuovo pontefice potrebbe catalizzare l'attenzione mediatica e politica, eclissando qualsiasi risultato raggiunto da lui sul fronte ucraino".
L'analisi di Sabella si concentra sull'intensità e sulla rapidità delle iniziative di Trump per mediare tra Russia e Ucraina. "Non credo che sia mosso solo da un desiderio di rilevanza politica interna," continua il direttore di Oikonova. "La sua attività diplomatica, seppur informale, appare insolitamente focalizzata e determinata. Sembra quasi che stia cercando di chiudere un accordo prima che un altro attore globale, con un'aura e un'influenza completamente diverse, prenda il sopravvento".
L'ombra del Conclave, dunque, si estenderebbe anche sulla tormentata situazione internazionale. La scelta del nuovo Papa, un evento di portata globale, potrebbe infatti ridisegnare completamente l'agenda politica internazionale, relegando in secondo piano questioni cruciali come la guerra in Ucraina. "Trump lo sa bene", afferma Sabella. "E sta giocando d'anticipo, cercando di ottenere un risultato concreto, un 'colpo' mediatico, prima che il nuovo Papa monopolizzi l'attenzione del mondo".
L'intervista completa a Giuseppe Sabella sarà pubblicata prossimamente sul sito di Oikonova. www.oikonova.it Intanto, le iniziative diplomatiche di Trump restano al centro dell'attenzione, con molti analisti che cercano di decifrare le motivazioni dietro questa improvvisa spinta per la pace. La scelta del nuovo Papa potrebbe infatti rappresentare un fattore determinante non solo per la Chiesa cattolica, ma anche per il corso degli eventi geopolitici internazionali. L'impatto della nuova guida spirituale sulla crisi ucraina, e sul ruolo di attori come Trump, sarà certamente oggetto di approfondimento nei prossimi mesi.
Il futuro, sia per la Chiesa che per l'Ucraina, rimane incerto.
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