Cina a Trump: Nessuna sottomissione, i dazi sono veleno

Cina a Trump: Nessuna sottomissione, i dazi sono veleno

La Cina risponde a Trump con video-propaganda: "Non ci inginocchiamo"

Un breve video di due minuti, diffuso dalla Cina, sta facendo il giro del mondo come risposta alle politiche commerciali dell’amministrazione Trump. Il filmato, ricco di immagini suggestive e metafore forti, condanna le tariffe imposte dagli Stati Uniti definendole una "tempesta globale". Una delle scene più emblematiche mostra un'immagine dell'occhio di un ciclone, accompagnata dalla voce fuori campo che ammonisce: "Avete mai sentito parlare dell’occhio del ciclone? Sembra tranquillo, ma è una trappola mortale. Gli Stati Uniti hanno scatenato una tempesta globale".

Il video, realizzato con una evidente finalità propagandistica, non lascia spazio ad interpretazioni ambigue. La narrazione è chiara e diretta: le politiche protezionistiche americane, rappresentate come un ciclone distruttivo, stanno danneggiando l'economia globale. La Cina, invece, si presenta come una vittima, ma anche come un attore determinato a resistere alla pressione americana.

In un altro passaggio particolarmente significativo, il video mostra un bicchiere di veleno, con la voce fuori campo che afferma: "Non ci inginocchiamo davanti a un prepotente. È come bere veleno". Questa frase, forte e simbolica, esprime la determinazione del governo cinese a non cedere alle richieste degli Stati Uniti, anche a costo di affrontare conseguenze economiche negative.

La scelta di utilizzare un linguaggio figurato e immagini potenti è strategica. Il video evita un dibattito tecnico sulle tariffe, puntando invece a un impatto emotivo sull’opinione pubblica internazionale. L'obiettivo sembra essere quello di dipingere la Cina come difensore del libero scambio e vittima di una aggressione economica ingiusta, ottenendo un'ampia diffusione attraverso i social media.

La diffusione di questo video, a pochi giorni dall’ultima escalation della guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina, rappresenta un nuovo capitolo nella battaglia di propaganda tra le due superpotenze. Resta da vedere quale sarà l'impatto di questa iniziativa comunicativa sull’opinione pubblica globale e sulle future trattative commerciali.

La strategia comunicativa della Cina, in questo caso, sembra puntare ad un’immagine di forza e resistenza, un messaggio che potrebbe risuonare con i paesi che vedono negli Stati Uniti un attore eccessivamente protezionista nell’arena economica globale.

(29-04-2025 11:54)