Milano: commemorazione Ramelli, raduno dell'estrema destra

Milano: commemorazione Ramelli, raduno dell

Milano: Corteo per Ramelli, 50 anni dopo la morte

Milano, 13 Aprile 2024 - Cinquant'anni dopo la sua tragica uccisione, Sergio Ramelli, giovane militante del MSI, è stato ricordato a Milano con un corteo che ha visto la partecipazione di esponenti di estrema destra. La manifestazione, caratterizzata da una forte presenza di simboli e bandiere nere, si è svolta in un clima di forte tensione, con un'ampia presenza di forze dell'ordine a garantire l'ordine pubblico. La partecipazione dell'ex consigliera regionale di Fratelli d'Italia, Silvia Beccalossi, ha ulteriormente acceso i riflettori sulla commemorazione, alimentando il dibattito sulla memoria e sull'estremismo politico in Italia.

"Non dimenticheremo mai Sergio", si leggeva su alcuni striscioni, mentre altri inneggiavano a valori tradizionali e nazionali. La presenza di Beccalossi, figura politica di rilievo all'interno del panorama conservatore italiano, ha contribuito a dare alla manifestazione un'eco mediatica significativa, sollevando interrogativi sulla strumentalizzazione politica di un evento drammatico come l'uccisione di Ramelli ad opera di Avanguardia Operaia.

Il corteo, partito da piazza Diaz, si è snodato per le vie del centro di Milano, attraversando zone altamente simboliche della città. L'atmosfera è stata tesa, ma per fortuna non si sono registrati scontri o episodi di violenza significativi. Le forze dell'ordine hanno monitorato attentamente la situazione, intervenendo tempestivamente per evitare eventuali degenerazioni. La commemorazione, tuttavia, ha riaperto il dibattito sulla necessità di una memoria condivisa e sul rischio di strumentalizzazioni politiche di eventi del passato, soprattutto in un momento storico così delicato, caratterizzato da una crescente polarizzazione politica.

Il ricordo di Ramelli rimane un tema controverso. Da un lato, c'è chi lo ricorda come vittima innocente della violenza politica, dall'altro, c'è chi sottolinea il contesto ideologico nel quale si muoveva. Indipendentemente dalle interpretazioni, la sua tragica morte rappresenta un capitolo doloroso della storia italiana che richiede riflessione e un'analisi attenta, evitando strumentalizzazioni e semplificazioni.

La presenza di leader dell'estrema destra, insieme alla partecipazione di Beccalossi, pone l'accento sulla necessità di una continua vigilanza contro ogni forma di estremismo e di violenza politica. La memoria storica deve essere strumento di crescita civile e di condanna univoca della violenza, in tutte le sue forme. L'auspicio è che iniziative come questa possano stimolare un dibattito serio e costruttivo sul passato, al fine di costruire un futuro improntato al rispetto e alla pacifica convivenza civile.

(29-04-2025 20:19)