L'ombra di Ramelli: un saluto fascista, un canto partigiano.

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Duemila neofascisti a Roma: omaggio a Ramelli, ma "Bella Ciao" risuona in sottofondo

Roma, 29 aprile 2024 - Un'atmosfera pesante, carica di tensione, ha caratterizzato la commemorazione di Sergio Ramelli, il giovane militante di destra ucciso 50 anni fa ad opera di Avanguardia Operaia. Circa duemila neofascisti si sono riuniti a Roma per rendere omaggio al giovane, alzando il braccio destro in un saluto romano che ha rievocato un passato oscuro e controverso. La manifestazione, autorizzata dalla Questura, si è svolta nel rispetto delle norme di sicurezza, ma la presenza massiccia dei partecipanti e l'ostentazione di simboli fascisti hanno suscitato forti reazioni.


Il contrasto tra il ricordo celebrato dai neofascisti e la resistenza antifascista è stato evidente fin da subito. Mentre i partecipanti intonavano cori inneggianti a Ramelli e al regime fascista, da una finestra di un palazzo vicino echeggiava potente e chiara la melodia di "Bella Ciao", un canto simbolo della lotta partigiana contro il nazifascismo. Un gesto di ribellione, un'affermazione di antirazzismo e di lotta contro ogni forma di totalitarismo, che ha rappresentato un'eco potente e inaspettata durante la commemorazione.


La scelta di diffondere "Bella Ciao", ha affermato un residente raggiunto dai giornalisti, è stata dettata dalla volontà di contrastare la retorica fascista e di ricordare le vittime delle violenze del regime. "Non potevamo rimanere indifferenti di fronte a una simile manifestazione di nostalgismo fascista", ha aggiunto. L'episodio ha evidenziato come il ricordo di Ramelli rimanga un tema fortemente divisivo, capace di riaccendere le tensioni tra le opposte fazioni politiche italiane.


La presenza delle forze dell'ordine è stata massiccia per prevenire incidenti, ma l'atmosfera è rimasta tesa per tutta la durata della commemorazione. La contrapposizione tra il saluto romano e il canto partigiano ha rappresentato una potente metafora del persistente conflitto ideologico che attraversa la storia italiana, dimostrando come il passato, nonostante il tempo trascorso, continui a pesare sul presente.


L'evento ha sollevato un acceso dibattito pubblico sulla necessità di affrontare il problema del neofascismo in Italia e sulla legittimità della commemorazione di figure controverse come Sergio Ramelli. La ricorrenza di questo anniversario rappresenta, quindi, non solo un momento di ricordo, ma anche un'occasione di riflessione sulla complessa storia del nostro Paese e sulle importanti sfide che ancora oggi ci attendono.


La situazione è stata monitorata dalle autorità che hanno assicurato il rispetto dell'ordine pubblico, ma l'incidente ha riaperto il dibattito sulla necessità di una maggiore attenzione alla lotta contro ogni forma di intolleranza e di violenza politica.

(30-04-2025 03:01)