Omaggio a Ramelli tra gesti controversi e note di dissenso.

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Tensione a Milano: Ricordo di Sergio Ramelli tra Saluti Romani e "Bella Ciao"
Milano, [Data odierna] - Un'atmosfera carica di contrasti ha segnato la commemorazione del cinquantesimo anniversario della morte di Sergio Ramelli, lo studente del Fronte della Gioventù ucciso nel 1975. La giornata, iniziata con una cerimonia sobria e raccolta, ha visto momenti di forte tensione e polemica.
La manifestazione, tenutasi in [Luogo preciso della manifestazione], è stata caratterizzata da un episodio controverso: al momento del "presente", urlato in ricordo di Ramelli, alcuni partecipanti hanno risposto con il saluto romano. Il gesto, già di per sé motivo di dibattito, è stato reso ancora più eclatante dalla contemporanea diffusione, in sottofondo, della canzone partigiana "Bella ciao".
La scelta di diffondere "Bella ciao" durante la commemorazione ha generato immediate reazioni. Alcuni presenti hanno definito l'iniziativa una provocazione inaccettabile, un tentativo di strumentalizzare la memoria di Ramelli e di offendere la sensibilità di chi lo ricorda. Altri, invece, hanno interpretato il gesto come un'affermazione dei valori antifascisti e un monito contro ogni forma di violenza politica.
Il contrasto tra il saluto romano e le note di "Bella ciao" ha acceso un acceso dibattito, sia tra i partecipanti alla manifestazione che sui social media. Diverse voci si sono levate per condannare l'apologia del fascismo, mentre altre hanno difeso la libertà di espressione e il diritto di commemorare Ramelli secondo le proprie convinzioni.
Le forze dell'ordine, presenti in forze sul posto, hanno monitorato attentamente la situazione per evitare che la tensione degenerasse in scontri. Al momento, non si registrano incidenti di rilievo, ma l'episodio ha inevitabilmente riaperto ferite ancora aperte nella storia politica italiana.
La commemorazione di Sergio Ramelli, a cinquant'anni dalla sua tragica scomparsa, si conferma un evento che continua a dividere e a generare forti emozioni, testimoniando la complessità e la delicatezza della memoria storica nel nostro paese.
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