Manifesti abusivi su via Ramelli: residente accusato di rimozione

Manifesti abusivi su via Ramelli: residente accusato di rimozione

Via Paladini: Residente denuncia intimidazioni durante commemorazione neofascista

Un clima di tensione ha avvolto Via Paladini a Milano in occasione della commemorazione per un neofascista ucciso. Un residente, che preferisce rimanere anonimo, ha denunciato di essere stato identificato dalle forze dell'ordine per aver rimosso alcuni manifesti ritenuti abusivi affissi sul suo palazzo in Via Ramelli. “Mi hanno preso i dati, spiegandomi che la loro presenza serve a garantire che nessuno disturbi la commemorazione”, ha raccontato l'uomo visibilmente scosso. “Ma è una giustificazione? Io ho solo tolto dei manifesti che consideravo illegali, e ora mi sento intimidito.”

La testimonianza del residente getta una luce inquietante sulla situazione. Secondo il suo racconto, in Via Paladini si radunano regolarmente estremisti di destra, e l'evento commemorativo non ha fatto che amplificare questo fenomeno. La presenza di forze dell'ordine, pur comprensibile dal punto di vista della sicurezza pubblica, viene percepita da alcuni residenti come un'approvazione implicita di queste manifestazioni.

“Non si tratta solo di una commemorazione”, prosegue il residente. “È un’occasione per ostentare simboli e ideologie che non dovrebbero avere spazio in una società democratica. E la sensazione è che la polizia, invece di contrastare questo fenomeno, si limiti a contenere le eventuali reazioni.”

La questione sollevata dal residente apre un dibattito complesso sulla gestione dell’ordine pubblico in situazioni di questo tipo. Da un lato, la necessità di garantire la sicurezza pubblica e il diritto di commemorazione; dall’altro, la preoccupazione per la possibile normalizzazione di simboli e ideologie di estrema destra. È fondamentale che le autorità approfondiscano la denuncia e garantiscano che episodi come questo non si ripetano, tutelando i diritti di tutti i cittadini, anche di coloro che si oppongono a manifestazioni che ritengono dannose per la convivenza civile. La vicenda evidenzia la necessità di una riflessione più ampia sulla lotta al neofascismo e sul ruolo delle forze dell'ordine nel garantire il rispetto delle leggi e dei diritti fondamentali di tutti.

Contattiamo il Comitato contro il Fascismo e la Discriminazione per un approfondimento. Sito istituzionale del Comune di Milano per eventuali comunicati ufficiali.

(30-04-2025 10:11)