Milano, corteo per Ramelli: duemila manifestanti, cori di "Bella Ciao" dai balconi

Milano: Ricordo di Sergio Ramelli, tra saluti romani e "Bella Ciao"
Un clima di forte tensione ha caratterizzato la manifestazione di commemorazione per Sergio Ramelli, il giovane militante del MSI ucciso 50 anni fa ad opera di Avanguardia Operaia. Circa duemila persone hanno partecipato al corteo nel centro di Milano, ma la giornata è stata segnata da un acceso contrasto tra i partecipanti alla commemorazione e chi, dai balconi degli edifici circostanti, ha intonato canti partigiani, in particolare "Bella Ciao".
Il corteo, partito da Piazza Diaz, ha percorso le vie del centro cittadino tra striscioni e cori in memoria di Ramelli. Molti partecipanti indossavano magliette e bandiere con i simboli del Movimento Sociale Italiano. Durante il percorso, però, si sono registrati episodi di forte contrasto. Da diversi balconi si sono levati cori di "Bella Ciao", interrompendo i canti e gli slogan dei manifestanti. In alcuni casi, sono stati rivolti anche saluti romani da parte dei partecipanti al corteo.
La presenza di forze dell'ordine è stata massiccia per evitare scontri diretti tra i due gruppi. La tensione è rimasta palpabile per tutta la durata della manifestazione, che si è conclusa senza incidenti gravi, ma con un'evidente spaccatura nella città. L'evento ha riaperto un doloroso capitolo della storia italiana, sottolineando la persistenza delle divisioni ideologiche e la difficoltà di trovare una commemorazione condivisa e pacifica di eventi così controversi.
La manifestazione ha sollevato interrogativi sulla gestione della memoria storica e sulla possibilità di commemorare vittime di violenza politica senza che ciò generi ulteriori conflitti. L'alternanza tra i cori di commemorazione per Ramelli e le note di "Bella Ciao" dai balconi rappresenta una metafora eloquente delle profonde divisioni che ancora oggi attraversano la società italiana.
Le autorità locali hanno espresso preoccupazione per gli episodi di tensione registrati durante la manifestazione, ribadendo l'importanza del rispetto reciproco e del dialogo per superare le divisioni del passato. Intanto, continuano le discussioni sul significato e sul lascito di Sergio Ramelli e sulla necessità di costruire una memoria collettiva più inclusiva e capace di promuovere la riconciliazione.
La giornata di oggi ricorda, purtroppo, quanto sia ancora delicato il tema della memoria storica in Italia e quanto sia difficile trovare un percorso condiviso di commemorazione delle vittime della violenza politica.
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