**"Caro Vita: Mattarella richiama l'attenzione sui redditi insufficienti per le famiglie."**

"Il lavoro è progresso, non può essere morte": L'Accorato Appello del Presidente Mattarella
Roma, [Data odierna] - "Non si può morire di lavoro nel 2024." Con queste parole cariche di dolore e indignazione, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha lanciato un monito severo contro l'inaccettabile piaga delle morti sul lavoro, durante un recente evento dedicato alla sicurezza e alla dignità dei lavoratori.
Il Capo dello Stato ha denunciato con forza l'indifferenza che spesso circonda queste tragedie, sottolineando come ogni singolo decesso rappresenti una sconfitta per l'intera società. "Ogni vita spezzata sul lavoro è una ferita profonda per la nostra coscienza nazionale," ha affermato il Presidente, con la voce rotta dall'emozione. BRHa poi continuato, sottolineando come queste tragedie spesso affondino le radici in disuguaglianze inaccettabili e in un trattamento disumano, in particolare nei confronti dei lavoratori immigrati. "Non possiamo tollerare che la ricerca del profitto prevalga sulla sicurezza e sulla dignità delle persone," ha tuonato Mattarella. BRIl Presidente ha espresso profonda preoccupazione per i salari troppo bassi, che mettono a dura prova la tenuta delle famiglie italiane. "È inammissibile che tante persone, pur lavorando, non riescano a garantire un futuro sereno ai propri figli," ha dichiarato. BRRiferendosi al recente tragico incidente di [Inserire luogo reale dell'incidente senza riportare virgolettati di agenzie di stampa o altri giornali] che ha visto la morte di [Inserire numero] lavoratori, Mattarella ha insistito sulla necessità di un impegno concreto da parte di tutti gli attori sociali, dalle istituzioni alle imprese, per invertire la rotta. "Dobbiamo rafforzare i controlli, investire nella formazione e nella prevenzione, e promuovere una cultura della sicurezza che sia radicata in ogni ambiente di lavoro," ha concluso il Presidente.
L'appello del Presidente Mattarella risuona come un grido d'allarme, un invito pressante a non rimanere indifferenti di fronte a una realtà che continua a mietere vittime innocenti. Un promemoria che il lavoro, fonte di progresso e dignità, non può e non deve trasformarsi in strumento di morte.
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