Referendum, Fratelli d'Italia opta per la diserzione: nessun voto, astensione totale.

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La Linea Dettata: Meloni tra Bolzano, la Scala e il Referendum. FdI Dice No alle Urne
BOLZANO/MILANO - La giornata di ieri ha visto una frenetica attività per il Presidente del Consiglio. Partita da Bolzano, dove ha affrontato questioni cruciali per l'autonomia e lo sviluppo del territorio, si è poi spostata a Milano, per un evento di alto profilo alla Scala legato all'Asian Development Bank. Un impegno, quest'ultimo, che sottolinea l'importanza strategica che il Governo attribuisce ai rapporti con le economie emergenti asiatiche.BRNel frattempo, sul fronte interno, si definisce la posizione di Fratelli d'Italia in merito al prossimo referendum.
REFERENDUM, LA POSIZIONE DI FDI - La linea del partito è chiara: niente urne. "Non parteciperemo al referendum," hanno dichiarato fonti interne al partito. La decisione, maturata dopo un'attenta riflessione, punta a evitare una polarizzazione che, secondo FdI, non gioverebbe al Paese. Si preferisce concentrare le energie sull'attuazione del programma di governo.BRLa scelta, però, non mancherà di suscitare polemiche e riaprire il dibattito sulla partecipazione democratica. Resta da vedere quale sarà l'impatto di questa decisione sull'affluenza alle urne e sul risultato finale.BRLa strategia sembra essere quella di minimizzare l'importanza del voto, concentrandosi su questioni considerate più urgenti per la stabilità e la crescita del Paese.
IMPEGNI INTERNAZIONALI - L'incontro alla Scala, legato all'Asian Development Bank, ha rappresentato un'occasione importante per consolidare i legami economici e diplomatici con i paesi asiatici. Una presenza significativa che conferma l'attenzione del Governo verso un'area cruciale per il futuro del commercio globale.
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