Concorsi universitari a Trento: favoritismi tra colleghi?

Concorsi universitari a Trento: favoritismi tra colleghi?

Università di Trento: Stesso risultato, stesso regolamento, nuova location

Un intervento del Consiglio di Stato dello scorso ottobre aveva imposto all’Università di Trento di lasciare ai commissari la scelta dei candidati per i concorsi. Ma a quanto pare, a Giurisprudenza, il risultato non cambia.

La facoltà di Giurisprudenza dell'ateneo trentino è ancora una volta al centro di una controversia. Nonostante il nuovo regolamento, introdotto a seguito della decisione del Consiglio di Stato, la professoressa che aveva già ricoperto il ruolo in precedenza si è aggiudicata nuovamente il concorso. Una situazione che, ovviamente, ha sollevato perplessità e acceso il dibattito sulle procedure di selezione all'interno dell'università.

Il candidato sconfitto, deluso dalla decisione finale, ha deciso di lasciare l'Italia, optando per una posizione accademica in Austria. Una scelta drastica, che evidenzia la frustrazione generata da un sistema che, a detta di molti, non garantisce la trasparenza e il merito necessari nei concorsi universitari. La sua partenza rappresenta una perdita significativa per l'Università di Trento, privandola di un docente di indubbio valore.

La modifica del regolamento, pur seguendo le indicazioni del Consiglio di Stato, non sembra aver inciso sulla sostanza del processo di selezione. Questo fa sorgere dubbi sulla reale efficacia delle nuove norme e sulla volontà di attuare un cambiamento sostanziale nelle procedure. Si apre così un ulteriore capitolo di un dibattito che riguarda non solo l'Università di Trento, ma il sistema universitario italiano nel suo complesso.

Il caso evidenzia la necessità di una maggiore trasparenza e di un controllo più rigoroso delle procedure di selezione del personale accademico. L'auspicio è che le istituzioni preposte intervengano con maggiore fermezza per garantire che i concorsi siano effettivamente basati sul merito e sulla imparzialità, evitando situazioni che possano alimentare sospetti e disincentivare talenti a rimanere in Italia.

La vicenda, che ha destato un ampio eco negli ambienti accademici, richiama l’attenzione sulla necessità di una riforma più profonda del sistema di selezione del personale universitario.

È necessario garantire maggiore trasparenza e meritocrazia, per evitare che situazioni come questa si ripetano e per attrarre e conservare i migliori talenti nel nostro paese.

(06-05-2025 13:29)