Frattesi: "Ho urlato troppo", il malore in Inter

Frattesi: "In campo vedevo tutto nero, ho urlato troppo"
Milano - Un'esultanza liberatoria, un'emozione incontenibile che ha rischiato di trasformarsi in tragedia. Nicolò Frattesi, autore del gol vittoria ai supplementari nella semifinale di Champions League contro il Barcellona (4-3 il risultato finale), ha rivelato di aver accusato un malore dopo la rete decisiva. "In campo vedevo tutto nero", ha confessato il centrocampista nerazzurro in un'intervista rilasciata in esclusiva a Inter.it dopo il trionfo.
L'intensità della partita, l'importanza del momento, la gioia incontenibile per la qualificazione: tutto ha contribuito a questo episodio che ha gettato un velo di preoccupazione sulla festa nerazzurra. "Ho urlato troppo, credo che sia stata la causa principale", ha spiegato Frattesi, evidenziando un'onestà disarmante e una consapevolezza della situazione. "Dopo il gol, è come se mi si fosse spento tutto. Ho sentito un forte capogiro e per qualche istante ho perso la vista. Per fortuna è passato rapidamente, ma è stato un attimo davvero brutto".
Il giocatore ha poi sottolineato l'importanza dell'assistenza ricevuta dai compagni e dallo staff medico dell'Inter: "Mi hanno preso subito in cura, mi hanno aiutato a riprendermi. Sono stati fantastici". L'accaduto, seppur risoltosi positivamente, lancia un importante monito sull'intensità emotiva che caratterizza il mondo del calcio professionistico e sulle conseguenze che questa può avere sulla salute degli atleti. La società nerazzurra ha annunciato di aver sottoposto Frattesi ad accertamenti medici per scongiurare ulteriori problemi e assicurarsi il suo completo recupero.
Il gol decisivo resta comunque impresso nella memoria dei tifosi interisti: un'immagine di forza, determinazione e capacità realizzativa che ha condotto la squadra verso una finale di Champions League che si preannuncia storica. Ma l'episodio di Frattesi ci ricorda che dietro alle emozioni, alle giocate spettacolari, alla gloria del successo, ci sono uomini e donne con fragilità e debolezze, con limiti che è importante rispettare e tutelare. Auguriamo al centrocampista nerazzurro una pronta guarigione e di tornare presto in campo con la stessa grinta e passione che lo contraddistinguono.
Forza Inter!
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