**Israele: i riservisti insorgono, "Occupare Gaza? Una pazzia!"**

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Israele Sotto Pressione: Dubbi sulla Capacità Militare e Minacce a Hamas
La situazione in Israele si fa sempre più tesa. Eran Duvdevani, ex colonnello delle forze armate israeliane, ha rilasciato dichiarazioni che gettano un'ombra sulla preparazione e la motivazione delle truppe. Secondo Duvdevani, solo il 40% dei riservisti sarebbe realmente disposto a combattere. Questa affermazione solleva interrogativi cruciali sulla capacità di Israele di sostenere un conflitto prolungato, specialmente in un contesto già segnato da forti tensioni interne. BRBRNel frattempo, il Primo Ministro Benjamin Netanyahu ha inasprito i toni nei confronti di Hamas, lanciando un ultimatum per la liberazione degli ostaggi. "Liberate gli ostaggi o vi faremo a pezzi," ha dichiarato Netanyahu, promettendo conseguenze devastanti in caso di mancata risposta. Questa escalation verbale, se da un lato mira a esercitare pressione su Hamas, dall'altro rischia di infiammare ulteriormente la regione e compromettere le delicate trattative in corso. BRBRParallelamente, cresce la protesta dei riservisti contro l'ipotesi di un'occupazione di Gaza. Molti considerano l'idea una "follia", paventando un elevato numero di perdite e un'inutile escalation del conflitto. La divisione interna tra l'establishment politico e una parte consistente delle forze armate rende la situazione ancora più complessa e imprevedibile. BRBRLa combinazione di questi fattori – dubbi sulla capacità militare, minacce a Hamas e proteste interne – pone Israele di fronte a sfide enormi e decisioni cruciali per il futuro. La posta in gioco è altissima e le conseguenze delle scelte che verranno prese potrebbero avere ripercussioni durature sull'intera regione.
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