Sana'a sotto attacco: l'IDF colpisce, USA e Houthi verso un accordo.

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Yemen sull'orlo del baratro: Distrutto aeroporto, tregua USA-Houthi in bilico
Sana'a, Yemen - Una spirale di violenza sembra inghiottire lo Yemen, con l'aeroporto principale della capitale Sana'a ridotto in macerie a seguito di pesanti bombardamenti. Le cause precise e le responsabilità sono ancora oggetto di accese dispute, ma le conseguenze sul piano umanitario si preannunciano devastanti, isolando ulteriormente una popolazione già stremata da anni di conflitto.
La situazione si è ulteriormente complicata dopo un annuncio a sorpresa da parte di Donald Trump, che ha dichiarato: "I ribelli si arrendono". Tale affermazione è stata immediatamente smentita dai rappresentanti degli Houthi, che hanno precisato: "Stop agli attacchi nel Mar Rosso, ma non contro Israele". Una posizione che evidenzia la complessità del conflitto e le sue ramificazioni regionali.
Nel frattempo, l'Idf (Forze di Difesa Israeliane) ha confermato di aver bombardato obiettivi a Sana'a, alimentando ulteriormente le tensioni. Fonti locali parlano di numerosi civili coinvolti nei raid, ma non è possibile verificare le cifre in modo indipendente.
In questo scenario caotico, emerge una fragile speranza: una tregua separata tra gli Stati Uniti e gli Houthi. I dettagli dell'accordo sono ancora vaghi, ma si parla di un cessate il fuoco umanitario per consentire l'arrivo di aiuti alla popolazione civile. Tuttavia, la diffidenza tra le parti rimane elevata e la tenuta della tregua è tutt'altro che garantita.BRIl rischio di un'escalation del conflitto resta altissimo, con conseguenze potenzialmente catastrofiche per l'intera regione. BRIl futuro dello Yemen è appeso a un filo sottile, in bilico tra la speranza di una pace duratura e l'incubo di una guerra senza fine.
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