Ottanta anni dopo la Grande Guerra: i reduci di Mosca e la loro promessa di vittoria.

Ottanta anni dopo la Grande Guerra: i reduci di Mosca e la loro promessa di vittoria.

Mosca, 9 Maggio: I Veterani della Vittoria, Strumento di Propaganda o Testimonianza Viva?

Mosca, 8 Maggio 2023 - Domani, 9 maggio, la Piazza Rossa si tingerà di rosso, non solo per i colori della bandiera russa, ma anche per le uniformi dei veterani della Grande Guerra Patriottica, come viene chiamata in Russia la Seconda Guerra Mondiale. Tra di loro, figure emblematiche di una storia che si fa sempre più distante, ma che il Cremlino continua a sfruttare come potente strumento di propaganda.

Tra i presenti ci sarà Ivan Petrovich, un cadetto che a soli 18 anni si trovò in piazza a sfilare insieme a Stalin, un ricordo indelebile, pesante come la storia che porta sulle spalle. Ricorda con lucidità quei momenti drammatici, la tensione palpabile, l'immensità di una lotta che ha plasmato un'intera generazione.

"Abbiamo combattuto per la nostra patria, per la nostra libertà", ha affermato Petrovich in un'intervista concessa poco prima della parata. "E anche oggi, anche se siamo anziani, siamo ancora fieri di aver contribuito alla vittoria contro il nazismo. Vinceremo ancora!", ha concluso con un'affermazione che, nel contesto attuale, assume una connotazione politica ambigua, alimentando le preoccupazioni di chi teme un'escalation del conflitto ucraino.

Accanto a lui, sfileranno anche personaggi la cui testimonianza assume un valore inestimabile: sopravvissuti all'assedio di Stalingrado e alla battaglia di Kursk, come la centenaria Ekaterina Ivanovna, il cui sguardo serba il peso di innumerevoli sofferenze e sacrifici. La sua presenza è un monito silenzioso, una lezione di storia che va oltre i discorsi politici. Le sue parole, sussurrate ma cariche di significato, riportano alla memoria l'orrore della guerra, la perdita di milioni di vite, il prezzo estremo pagato per la libertà.

L'utilizzo strumentale dei veterani da parte del Cremlino è un tema delicato. Mentre il governo russo utilizza la parata del 9 maggio per rafforzare il nazionalismo e consolidare il potere di Putin, è importante ricordare che questi eroi sono soprattutto testimoni di una tragedia umana. Le loro storie, le loro esperienze, vanno ascoltate e preservate, non solo come elementi di propaganda, ma come un patrimonio di memoria collettiva. La loro presenza alla parata non dovrebbe essere letta solo come un sostegno al regime, ma anche come un'occasione per riflettere sull'orrore della guerra e sulla necessità di costruire un futuro di pace, di vera pace.

La parata del 9 maggio a Mosca è, quindi, un evento complesso, carico di significati contrastanti: un momento di commemorazione, un'occasione per onorare i veterani, ma anche un potente strumento di propaganda politica. L'equilibrio tra rispetto e critica diventa fondamentale per interpretare correttamente questo evento di portata storica.

(08-05-2025 01:00)