Columbia: Manifestazione di solidarietà con Gaza

Protesta pro-Palestina alla Columbia University: “Gaza non è in vendita”
New York, - Una vibrante protesta pro-palestinese ha animato oggi il campus della Columbia University, con studenti e attivisti che chiedono lo sciopero dell'ateneo a causa dei presunti legami con Israele. La manifestazione, caratterizzata da cori e striscioni con slogan come “Gaza non è in vendita” e “Boicotta Israele”, ha visto la partecipazione di centinaia di persone. La polizia è presente sul posto per monitorare la situazione e garantire l'ordine pubblico.
I manifestanti denunciano la presenza di investimenti dell'università in aziende che, a loro dire, operano nei territori palestinesi occupati, contribuendo così alla violazione dei diritti umani e all'occupazione. Secondo gli organizzatori della protesta, questi legami rappresentano una grave violazione dei principi etici e morali che dovrebbero guidare un'istituzione accademica di prestigio come la Columbia University. “Non possiamo rimanere indifferenti di fronte all'ingiustizia”, ha dichiarato una studentessa, che ha preferito rimanere anonima, “Chiediamo alla Columbia di interrompere ogni legame con le aziende che sfruttano e opprimono il popolo palestinese”.
La manifestazione si è svolta in un clima di forte tensione, ma finora senza incidenti di rilievo. La presenza delle forze dell'ordine è stata percepita da alcuni partecipanti come una forma di intimidazione, mentre altri hanno sottolineato l'importanza di una risposta pacifica e costruttiva. Tra i manifestanti, molti indossavano keffiyeh, il tradizionale copricapo palestinese, simbolo di resistenza e solidarietà. Alcuni hanno esposto anche fotografie di vittime del conflitto israelo-palestinese, con l'intento di sensibilizzare l'opinione pubblica.
La Columbia University, al momento, non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito alla protesta. La richiesta di sciopero dell'ateneo rappresenta una sfida significativa per l'istituzione, che dovrà confrontarsi con le pressioni degli studenti e degli attivisti, ma anche con le implicazioni legali e finanziarie di una simile decisione. La situazione resta quindi molto delicata e da seguire con attenzione nelle prossime ore e nei prossimi giorni.
L'evento di oggi si inserisce in un contesto di crescente preoccupazione internazionale per la situazione in Palestina, con le tensioni tra Israele e i territori palestinesi che continuano a rappresentare un punto critico nel panorama geopolitico globale. La protesta alla Columbia University è solo uno degli esempi della crescente mobilitazione studentesca e civile a sostegno della causa palestinese.
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