I fratelli Prevost: ricordi d'infanzia e un gioco sacrilego

I fratelli Prevost: ricordi d

La vocazione di Rob Prevost: un gioco d'infanzia che si è trasformato in realtà

“Sapeva che sarebbe diventato prete da quando ha imparato a camminare”, raccontano con emozione John e Louis, fratelli di Rob Prevost, il giovane sacerdote che ha recentemente celebrato la sua prima messa. Una vocazione precoce, quasi una predestinazione, che si è manifestata fin dall'infanzia attraverso giochi innocenti, ma rivelatori.

Ricorda Louis: “Rob giocava a fare il prete. L'asse da stiro era l’altare, dava la comunione con le caramelle. Era incredibilmente serio, con una profonda concentrazione che ci stupiva già allora.” Un'immagine tenera e commovente, che dipinge il ritratto di un bambino già incline alla spiritualità, un'inclinazione che non è sfumata crescendo, anzi, si è rafforzata nel tempo, portandolo a intraprendere un percorso di fede intenso e appagante.

John aggiunge dettagli: “Ricordo che spesso si ritirava in camera sua, a pregare. Non era un gioco, ma un momento di raccoglimento autentico. Lo osservavamo con un misto di rispetto e curiosità, capendo che c'era qualcosa di speciale in lui.” Le parole dei fratelli di Rob testimoniano non solo una vocazione precoce, ma anche una maturità e una consapevolezza fuori dal comune per la sua giovane età.

La storia di Rob Prevost è un esempio di come una passione infantile, un'intuizione precoce, possano trasformarsi in una scelta di vita radicale e profondamente significativa. La sua storia è un invito alla riflessione sulla forza della fede e sulla capacità di seguire la propria vocazione, anche quando questa si manifesta fin dai primi passi. Un cammino di fede che ha visto la sua consacrazione nella recente celebrazione della sua prima messa, un evento che ha unito la famiglia e la comunità in un momento di grande gioia e commozione.

La famiglia Prevost, orgogliosa del percorso intrapreso da Rob, si augura che la sua dedizione e la sua profonda fede possano essere di ispirazione per molti, dimostrando che la vocazione è un dono prezioso, un cammino da seguire con coraggio e perseveranza.

La storia di Rob è un monito a tutti noi: ascoltiamo la voce del nostro cuore, seguiamo la nostra strada, anche se impervia, e troveremo la nostra vera vocazione.

(09-05-2025 12:30)