Il processo allo psichiatra di Maradona: la difesa

Lutto nel mondo del calcio: morto il medico di Maradona
Una notizia che scuote il mondo del calcio: è morto il 25 novembre 2020 all'età di 60 anni Leopoldo Luque, il neuropsichiatra che seguiva Diego Armando Maradona. La scomparsa del medico, avvenuta a seguito di un intervento chirurgico, arriva a pochi mesi dalla morte del Pibe de Oro, avvenuta lo scorso 25 novembre 2020, e riapre inevitabilmente il doloroso capitolo delle responsabilità sulla tragica fine del campione argentino.
Luque era infatti imputato nel processo per omicidio colposo a carico di sette persone, tra cui medici e infermieri che si occupavano delle cure di Maradona negli ultimi mesi di vita. Il medico, durante il processo, aveva sempre ribadito la propria innocenza, sostenendo di aver fatto tutto il possibile per assistere il campione. "Ho fatto quello che potevo", aveva dichiarato in diverse occasioni, difendendo le proprie scelte terapeutiche.
La morte di Luque complica ulteriormente la già intricata vicenda giudiziaria. La sua scomparsa priva la giustizia di una testimonianza fondamentale, lasciando aperto un interrogativo sulle reali cause della morte di Maradona e sulle responsabilità dei vari professionisti coinvolti nelle sue cure. Le indagini avevano portato a galla una serie di presunte negligenze, tra cui l'inadeguata assistenza medica fornita al campione negli ultimi giorni della sua vita.
La magistratura dovrà ora valutare come procedere con il processo in assenza di una figura chiave come il dottor Luque. La sua testimonianza, insieme a quella degli altri imputati, avrebbe potuto fornire elementi cruciali per ricostruire la vicenda nel dettaglio e stabilire eventuali responsabilità. Ora, il peso della verità ricade ancora di più sulle spalle degli altri imputati e sulle prove già raccolte.
L'ombra della morte di Maradona continua a proiettarsi sul mondo del calcio e della giustizia argentina. La scomparsa di Luque rappresenta un ulteriore capitolo di dolore e di incertezza, lasciando un vuoto incolmabile e sollevando nuove domande senza risposta. La memoria del campione resta viva, ma la ricerca della verità sulla sua tragica fine prosegue, ora più complessa e avvolta da un velo di ulteriore mistero.
Il processo continuerà, ma l'assenza del dottor Luque rappresenta un colpo durissimo per la ricerca della verità sulla morte di Diego Armando Maradona.
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