Netanyahu sotto attacco a Strasburgo: il PPE e le sinistre uniti, crisi nel governo italiano

Strasburgo si spacca: il PPE vota con la sinistra contro la politica israeliana a Gaza
Un'inedita alleanza a Strasburgo ha scosso il Parlamento Europeo. Il Partito Popolare Europeo (PPE), gruppo di maggioranza, ha sorprendentemente sostenuto una risoluzione presentata dai socialisti, che condanna duramente la politica israeliana nella Striscia di Gaza. La decisione ha creato un profondo divario all'interno del governo italiano, con Forza Italia, membro del PPE, che si è trovata isolata rispetto a Fratelli d'Italia e Lega, che hanno invece rifiutato di firmare il documento.
La risoluzione, fortemente critica nei confronti delle azioni di Israele, ha raccolto il sostegno, oltre che del PPE e del gruppo dei Socialisti e Democratici, anche dei liberali (Renew Europe), dei Verdi/ALE e della sinistra (GUE/NGL). Questa inusuale convergenza trans-partitica testimonia la crescente preoccupazione per la situazione umanitaria a Gaza e la condanna delle azioni militari israeliane.
La scelta del PPE di schierarsi con la sinistra è stata interpretata da molti osservatori come un segnale di crescente malcontento all'interno del gruppo, in merito alla linea tenuta da Israele. La decisione ha inevitabilmente ripercussioni sulla politica interna italiana, generando tensioni all'interno della maggioranza di governo.
Forza Italia si trova ora in una posizione delicata, costretta a conciliare la sua appartenenza al PPE con le posizioni più filoisraeliane di Fratelli d'Italia e Lega. Questo contrasto evidenzia le profonde differenze all'interno del governo Meloni sulla questione israelo-palestinese.
La spaccatura è evidente e potrebbe avere conseguenze importanti sul futuro del governo. La decisione del PPE di Strasburgo ha aperto un fronte di scontro interno, mettendo in discussione l'unità della maggioranza e sollevando interrogativi sulla coesione del governo italiano di fronte a questioni di politica estera di grande rilevanza.
I prossimi giorni saranno decisivi per capire come si evolverà la situazione. L'opposizione, forte della spaccatura nella maggioranza, ha già annunciato di voler sfruttare al meglio questo momento di debolezza per avanzare le proprie proposte.
Le conseguenze di questa decisione si estenderanno ben oltre le mura di Strasburgo, influenzando la politica italiana e le relazioni internazionali.
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