Sanzioni più dure su Mosca se rifiuta tregua di 30 giorni

Sanzioni più dure su Mosca se rifiuta tregua di 30 giorni

Macron spinge per la pace, Merz chiede una tregua a Mosca

Emmanuel Macron, durante una recente visita in Ucraina, ha ribadito il suo impegno per la sovranità e il futuro del paese, sottolineando la necessità di una soluzione pacifica al conflitto. Il presidente francese ha affermato che la Francia continuerà a sostenere l'Ucraina nella sua lotta contro l'aggressione russa, fornendo aiuti militari e umanitari.

La sua posizione, focalizzata su una pace negoziata che rispetti pienamente l'integrità territoriale ucraina, si contrappone, almeno in parte, alle richieste più dure provenienti da altri paesi.

"La pace deve essere giusta e duratura, basata sul rispetto del diritto internazionale e della sovranità ucraina," ha dichiarato Macron in una conferenza stampa a Kiev. Questo approccio, pur auspicando una soluzione diplomatica, non ignora la necessità di una forte deterrenza nei confronti della Russia.

Intanto, in Italia, Guido Crosetto, Ministro della Difesa, ha espresso una posizione più netta, allineandosi alle richieste di una tregua, ma con toni più pressanti. La sua posizione è in linea con le dichiarazioni di Giorgia Meloni che ha sempre ribadito il sostegno all'Ucraina ma ha anche spinto per la ricerca di una soluzione diplomatica.

Dal canto suo, Antonio Tajani, Ministro degli Esteri, ha sottolineato l'importanza del dialogo e della diplomazia, pur mantenendo una posizione ferma sulla condanna dell'aggressione russa.

In un'intervista rilasciata a un importante quotidiano, Antonio Tajani ha ribadito il ruolo chiave dell'Italia nel promuovere un percorso di pace, evidenziando la necessità di una mediazione internazionale.

Dalla parte opposta dello spettro politico, Giorgia Meloni, nel corso di un'intervista, ha evidenziato l'importanza di non abbandonare l'Ucraina e di continuare a sostenerla, pur riaffermando la necessità di esplorare tutte le vie per una possibile soluzione diplomatica.

Guido Crosetto ha ribadito la necessità di una tregua di 30 giorni, avvertendo che il mancato accoglimento di questa proposta da parte di Mosca porterebbe a un inasprimento delle sanzioni internazionali.

"Una tregua di 30 giorni è una richiesta minima, un primo passo fondamentale verso la pace," ha dichiarato Crosetto. "Se Mosca non accetterà, dovrà aspettarsi sanzioni ancora più severe." La situazione resta dunque fluida e complessa, con posizioni diverse che si confrontano sulla strada verso una soluzione per la fine del conflitto. L'attenzione resta alta sulla possibilità di una mediazione internazionale e sulla capacità delle diverse potenze di trovare un terreno comune per una pace duratura e giusta.

(10-05-2025 11:05)