Kiev: Putin propone colloqui diretti dal 15

Putin sfida Kiev: "Negoziati diretti dal 15, ma senza condizioni"
Una nuova, dura sfida di Vladimir Putin a Kiev. Il presidente russo, in un'intervista rilasciata oggi, ha lanciato un ultimatum al governo ucraino: negoziati diretti a partire dal 15 ottobre, senza alcuna precondizione. Un'affermazione che arriva in un momento di crescente tensione sul campo di battaglia e mentre le forze ucraine continuano la loro controffensiva nel sud-est del Paese.
"Non imponiamo alcuna condizione preliminare", ha dichiarato Putin, ribadendo la disponibilità della Russia ad un tavolo negoziale. Questa dichiarazione, però, sembra contraddire le posizioni espresse in precedenza dal Cremlino, che aveva sempre subordinato l'apertura a colloqui all'accettazione da parte di Kiev di determinate richieste, tra cui il riconoscimento dell'annessione delle regioni ucraine occupate.
La mossa di Putin è stata accolta con scetticismo da molti analisti internazionali. L'annuncio, infatti, arriva dopo una serie di pesanti sconfitte militari subite dall'esercito russo in Ucraina, con le forze ucraine che hanno riconquistato territori chiave. Si teme che la proposta di negoziare "senza condizioni" sia una strategia per guadagnare tempo e riorganizzare le proprie truppe.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, finora, non ha ancora risposto pubblicamente alla proposta di Putin. La posizione di Kiev, negli ultimi mesi, è stata chiara: nessun negoziato finché la Russia non si ritira completamente dai territori ucraini occupati. Questa condizione, di fatto, esclude la possibilità di un dialogo immediato come proposto da Mosca.
La situazione rimane estremamente delicata. L'escalation del conflitto è una possibilità concreta, con il rischio di un'ulteriore destabilizzazione della regione. La comunità internazionale guarda con apprensione agli sviluppi, sollecitando entrambe le parti a privilegiare la via diplomatica per una soluzione pacifica e duratura del conflitto. Il 15 ottobre potrebbe rivelarsi una data cruciale per il futuro dell'Ucraina e dell'intera Europa.
L'evoluzione della situazione sarà seguita con attenzione nelle prossime ore e giorni. L'eventuale risposta di Zelensky e la reazione della comunità internazionale saranno elementi chiave per comprendere le reali intenzioni di Putin e le prospettive per una soluzione diplomatica alla crisi.
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