Ucraina: Usa chiedono cessate il fuoco prima di negoziati
Putin: Trattative dal 15 Maggio, ma gli USA frenano
Mosca e Kiev si apprestano a un possibile incontro per discutere di pace, ma la strada è ancora in salita. Il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato l'apertura di trattative a partire dal 15 maggio. Una dichiarazione che ha acceso una flebile speranza di soluzione diplomatica alla guerra in Ucraina, ma che è stata immediatamente temperata dalle dichiarazioni degli Stati Uniti.
L'inviato speciale di Donald Trump, Kellogg, ha infatti ribadito la posizione americana: prima un cessate il fuoco, poi si potrà parlare. Una netta presa di posizione che sottolinea le difficoltà nel trovare un terreno comune tra le parti. Gli Stati Uniti, e con loro molti alleati, ritengono fondamentale una de-escalation militare prima di qualsiasi negoziato serio. Si teme, infatti, che Mosca possa sfruttare qualsiasi dialogo per consolidare le posizioni conquistate sul campo di battaglia.
Intanto, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si mostra più aperto al dialogo. "Segnali positivi", ha affermato, mostrando una disponibilità ad incontrare i rappresentanti russi. Zelensky ha però aggiunto una condizione fondamentale: "Applichiamo il cessate il fuoco da domani". Una richiesta che, alla luce delle dichiarazioni americane, sembra essere il punto cruciale per sbloccare qualsiasi trattativa. La proposta di Zelensky di un cessate il fuoco immediato pone una sfida diretta a Mosca, la quale non ha ancora dato una risposta ufficiale alla dichiarazione del presidente ucraino.
La situazione rimane quindi estremamente delicata. L'annuncio di Putin apre una prospettiva, ma le condizioni poste dagli Stati Uniti e la richiesta di Zelensky creano un ostacolo significativo. La palla ora è nel campo di Mosca: una risposta concreta alla proposta di cessate il fuoco immediato potrebbe rappresentare un passo decisivo verso una reale possibilità di negoziato. In caso contrario, il rischio di un prolungamento del conflitto appare purtroppo molto elevato.
Il mondo osserva con il fiato sospeso l'evolversi della situazione. La speranza di una soluzione pacifica è palpabile, ma la strada per raggiungerla è ancora lunga e piena di insidie. La prossima settimana sarà decisiva per capire se le dichiarazioni di Putin e Zelensky si tradurranno in azioni concrete o rimarranno solo parole.
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