Ginevra: Stati Uniti e Cina si confrontano sui dazi, Trump punta al riavvio dei negoziati.

Trump: "Dazi sull'80% per la Cina sarebbero giusti"
Washington, D.C. - Il presidente degli Stati Uniti ha lanciato un nuovo attacco frontale contro la Cina, affermando che i dazi del 80% sulle merci cinesi sarebbero "giusti", considerando l'attuale aliquota del 145%. La dichiarazione, rilasciata ieri, segue la notizia di un calo del 17% delle esportazioni cinesi verso gli Stati Uniti ad aprile. Trump ha ribadito la necessità di un "totale reset" nelle relazioni con Pechino, chiedendo l'apertura del mercato cinese agli Stati Uniti. "Il Dragone deve aprire il suo mercato," ha dichiarato, "altrimenti continueremo a difendere i nostri interessi con tutte le misure necessarie".
Le parole di Trump arrivano in concomitanza con le consultazioni commerciali in corso a Ginevra tra Stati Uniti e Cina. L'amministrazione americana, evidentemente, non intende abbassare la guardia. Secondo fonti vicine all'amministrazione, la richiesta di un'apertura del mercato cinese non si limita a un semplice abbassamento dei dazi, ma include anche una revisione delle pratiche commerciali considerate sleali da Washington, tra cui la proprietà intellettuale e il trasferimento forzato di tecnologia.
La diminuzione del 17% delle esportazioni cinesi verso gli Stati Uniti ad aprile è un segnale preoccupante per Pechino, che sta già affrontando le conseguenze della guerra commerciale innescata dall'amministrazione Trump. L'amministrazione cinese, dal canto suo, ha ripetutamente respinto le accuse di pratiche commerciali scorrette e ha invitato ad un dialogo costruttivo, ma le dichiarazioni di Trump lasciano pochi margini di ottimismo per una rapida risoluzione della disputa. La situazione resta dunque molto tesa, e le consultazioni di Ginevra saranno cruciali per capire se le due potenze economiche riusciranno a trovare un punto di accordo, o se la guerra commerciale continuerà ad intensificarsi. L'esito di questi colloqui potrebbe avere ripercussioni enormi sull'economia globale.
La proposta di Trump di un "negoziato costruttivo" è contraddetta dalla sua insistenza su dazi elevati, creando un clima di incertezza che preoccupa gli investitori e gli operatori economici di tutto il mondo. L'incertezza politica alimenta la volatilità dei mercati, rendendo difficile per le imprese pianificare a lungo termine.
Il mondo attende con ansia gli sviluppi futuri e gli esiti delle trattative a Ginevra. L'apertura del mercato cinese è una condizione chiave per una soluzione pacifica del conflitto, ma la determinazione di Trump nel mantenere elevati i dazi getta un'ombra sulla possibilità di un accordo rapido e vantaggioso per entrambe le parti.
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