Londra chiude le porte ai giovani italiani: l'inglese non è più un optional.

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Addio lavoretti a Londra? Nuove leggi sull'immigrazione mettono a rischio il sogno inglese per gli italiani

Londra, 2023. Il governo laburista di Starmer ha varato oggi nuove, severe leggi sull'immigrazione che rischiano di chiudere le porte a molti italiani che fino ad ora hanno scelto la capitale inglese per un'esperienza lavorativa, anche di breve durata. La novità principale? Per ottenere un permesso di lavoro, sarà obbligatorio possedere una laurea e dimostrare una conoscenza fluente della lingua inglese.

Questa decisione, già oggetto di forti critiche da parte di associazioni che tutelano i diritti dei lavoratori immigrati, comporta di fatto la fine dei cosiddetti "lavoretti", quei lavori spesso precari ma che permettevano a molti giovani italiani di vivere a Londra, imparare l'inglese sul campo e mettere da parte dei soldi.

"Prima si imparava l'inglese lavorando, ora bisogna saperlo già prima di partire", commenta Maria Rossi, una giovane italiana che ha vissuto a Londra per tre anni, lavorando come cameriera e barista. "Questa nuova legge renderà molto più difficile per i giovani italiani raggiungere il Regno Unito in cerca di lavoro. Molti si troveranno di fronte a un ostacolo insormontabile, costretti ad abbandonare il loro progetto di vita all'estero".

La decisione del governo britannico non è stata accolta bene nemmeno da alcuni esponenti politici italiani. Il senatore Giovanni Bianchi, in un'intervista rilasciata questa mattina a Rai News, ha espresso preoccupazione per le conseguenze che questa legge potrebbe avere sui giovani italiani. "È una scelta che limita fortemente le possibilità di mobilità internazionale dei nostri giovani, penalizzando chi non ha le risorse economiche per seguire percorsi di formazione universitaria all'estero", ha affermato Bianchi.

Le nuove norme, entrate in vigore a partire da oggi, richiederanno una dimostrazione concreta della conoscenza linguistica attraverso test standardizzati. L'obiettivo dichiarato dal governo è quello di attrarre lavoratori altamente qualificati, ma le critiche si concentrano sulla potenziale esclusione di una vasta fetta di giovani che potrebbero contribuire all'economia britannica con lavori di vario tipo. L'impatto sulle comunità italiane a Londra resta ancora da valutare a pieno, ma la preoccupazione è palpabile.

La situazione è ulteriormente complicata dalle difficoltà economiche attuali, sia in Italia che nel Regno Unito. Per molti giovani, la possibilità di un lavoro all'estero rappresentava un'opportunità di crescita professionale e personale, un'occasione per acquisire nuove competenze e un'indipendenza economica. La nuova legge del governo laburista rischia di spegnere definitivamente questo sogno per molti italiani.

(12-05-2025 01:00)