Mosca gioca per tempo: l'allarme dell'ex capo militare Usa in Europa

Hodges: “Mosca vuole tempo, servono più pressioni sull’Ucraina”
L’ex comandante delle forze armate statunitensi in Europa, il generale Ben Hodges, in una recente intervista, ha lanciato un allarme sulla situazione in Ucraina, sottolineando la necessità di un rafforzamento delle sanzioni e delle pressioni occidentali su Mosca.
“È meglio non fidarsi, Mosca vuole prendere tempo”, ha dichiarato Hodges, evidenziando lo scetticismo verso le eventuali concessioni o aperture diplomatiche da parte del Cremlino. Secondo il generale a riposo, la Russia sta cercando di guadagnare tempo per consolidare le proprie posizioni sul campo di battaglia e preparare nuove offensive. Non si tratta, quindi, di una reale volontà di negoziato, ma di una strategia dilatoria.
Hodges ha insistito sulla necessità di mantenere una ferma posizione occidentale, ribadendo che “serviranno ulteriori pressioni e sanzioni occidentali perché riescano a mantenere la loro parola”. L’ex generale ha sottolineato l’importanza di continuare a fornire all’Ucraina gli aiuti militari necessari per difendersi dall’aggressione russa, evidenziando come una minore pressione internazionale potrebbe incoraggiare Mosca a proseguire con le sue azioni aggressive.
Le dichiarazioni di Hodges si inseriscono in un contesto di crescente preoccupazione internazionale per l'evoluzione del conflitto in Ucraina. La guerra, iniziata a febbraio 2022, ha già causato una profonda crisi umanitaria e un’instabilità geopolitica di vasta portata. L’attenzione è ora focalizzata sulla capacità dell’Ucraina di resistere all’offensiva russa e sulla determinazione degli alleati occidentali nel fornire il necessario sostegno politico e militare a Kiev.
“La Russia non si fermerà da sola. Dobbiamo continuare a fornire l'assistenza necessaria all'Ucraina per difendersi e resistere all'invasione. Solo una pressione costante e unita da parte dell'Occidente potrà spingere Mosca a negoziare in buona fede.” ha concluso Hodges, invitando a non sottovalutare le ambizioni espansionistiche del Cremlino e la necessità di una risposta decisa e unitaria da parte della comunità internazionale.
La situazione in Ucraina rimane estremamente volatile e le parole del generale Hodges, autorevole figura nel panorama strategico militare, rappresentano un monito all'Occidente a non abbassare la guardia e a proseguire con un impegno costante e determinato nel sostenere Kiev. Il futuro del conflitto dipenderà in larga misura dalla capacità dell'Occidente di mantenere una posizione unita e di esercitare una pressione efficace su Mosca.
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