Ucraina: colloqui a Istanbul, assenti Trump e Putin

Ucraina: colloqui a Istanbul, assenti Trump e Putin

Putin e Lavrov saltano i colloqui di Istanbul: Zelensky resta aperto al dialogo

Una doccia fredda per le speranze di una rapida soluzione diplomatica al conflitto ucraino. Fonti statunitensi confermano che né Vladimir Putin né il suo ministro degli Esteri, Sergey Lavrov, parteciperanno ai colloqui previsti a Istanbul. La notizia, che segue l'annuncio della mancata presenza di Donald Trump, getta un'ombra pesante sulle possibilità di un negoziato diretto nel breve termine. La situazione è resa ancora più complessa dalla decisione di Zelensky di mantenere la porta aperta al dialogo.

"Siamo pronti a qualsiasi negoziato per finire la guerra", ha dichiarato il presidente ucraino, ribadendo la disponibilità di Kiev a trovare una soluzione pacifica al conflitto. Tuttavia, l'assenza dei massimi rappresentanti russi lascia intendere una volontà di Mosca di proseguire sulla via militare, almeno per il momento. La dichiarazione di Zelensky, pur confermando l'apertura al dialogo, sottolinea anche la determinazione ucraina a difendere la propria sovranità e integrità territoriale.

Intanto, l'Unione Europea procede con decisione sull'asse delle sanzioni. I 27 Paesi membri hanno dato il via libera a un nuovo pacchetto di misure punitive contro la Russia, rafforzando la pressione economica su Mosca. Queste sanzioni, i cui dettagli non sono ancora stati resi pubblici, si aggiungono alle numerose restrizioni già in vigore, dimostrando la ferma condanna dell'UE all'aggressione russa e la volontà di sostenere l'Ucraina.

La decisione di Putin e Lavrov di non presentarsi a Istanbul alimenta le preoccupazioni sulla possibilità di una risoluzione pacifica immediata del conflitto. Mentre i colloqui si prospettano come un evento a porte chiuse, l'assenza dei principali attori russi rende incerto il futuro delle trattative e solleva interrogativi sul reale impegno di Mosca a trovare una soluzione diplomatica. La situazione resta estremamente delicata e l'attenzione della comunità internazionale rimane alta. Il mondo attende sviluppi futuri, sperando in una svolta che possa portare alla fine delle ostilità. Le nuove sanzioni europee rappresentano un ulteriore tassello nella strategia occidentale volta ad isolare la Russia e a costringerla a negoziare in buona fede.

La mancanza di chiarezza sulla posizione russa rende difficile prevedere l'evoluzione del conflitto. L'impegno di Zelensky per la pace, pur di fronte a una situazione sfavorevole, rappresenta un segnale di speranza, anche se la strada verso una soluzione definitiva appare ancora lunga e irta di ostacoli.

(15-05-2025 07:56)