Cannes: periferie e politica tra le ombre, prime impressioni sui film in gara.

```html
Cannes 2024: Luci e Ombre dalle Periferie del Mondo
Il *Festival di Cannes 2024* è in pieno svolgimento e, dopo i primi giorni di proiezioni, emergono già chiare tendenze. Tra i film in concorso, alcuni si distinguono per la loro forza narrativa e la capacità di affrontare temi complessi, mentre altri faticano a trovare una propria identità.***Molto buoni*** si rivelano essere i lavori di Loznitsa con "Dossier 137" e "Il suono della caduta". Entrambi, pur con stili differenti, colpiscono per la loro capacità di scavare nelle pieghe della storia e della memoria collettiva. Buono, ma non eccezionale, il riscontro per "La petite dernière", un film che tocca temi delicati con sensibilità, anche se a volte con qualche ingenuità di troppo.
Poco arginabili, purtroppo, si dimostrano "Sirat" e "Eddington". Entrambi i film, pur partendo da premesse interessanti, sembrano perdersi in una narrazione confusa e poco incisiva.
Il filo conduttore che lega molti dei film presentati quest'anno sembra essere l'indagine sulle linee d’ombra che attraversano la politica e le periferie del mondo. Storie di emarginazione, di resistenza e di ricerca di identità si intrecciano in un mosaico complesso e affascinante, che riflette le contraddizioni del nostro tempo.
È ancora presto per tracciare un bilancio definitivo, ma queste prime impressioni ci offrono già uno spaccato interessante delle tendenze che caratterizzano questa edizione del festival. Cannes si conferma ancora una volta un palcoscenico privilegiato per il cinema d'autore, capace di dare voce a storie provenienti da ogni angolo del pianeta. La competizione è aperta e sarà interessante vedere come si evolveranno i giudizi nei prossimi giorni.```
(