Istanbul: un monaco prega per la pace, definendo Putin un criminale da condannare.

Istanbul: un monaco prega per la pace, definendo Putin un criminale da condannare.

Intervista al buddista arrivato in Turchia: "Conobbi Gorbaciov, ora mi vietano Mosca. Putin un criminale"

Istanbul, - Un monaco buddista, giunto a Istanbul in occasione degli ultimi negoziati di pace tra Russia e Ucraina, ha rilasciato un'intervista esclusiva, raccontando la sua esperienza e le sue speranze per una risoluzione del conflitto. L'uomo, che ha preferito rimanere anonimo per motivi di sicurezza, ha rivelato di aver conosciuto personalmente Michail Gorbaciov, ultimo leader dell'URSS, e di essere stato ora colpito da un divieto di ingresso in Russia.

"La situazione è drammatica," ha affermato il monaco, con gli occhi rivolti verso il Bosforo. "Ho conosciuto Gorbaciov, un uomo che credeva nella pace e nella diplomazia. Vedere oggi la Russia sprofondare in questa guerra mi riempie di profonda tristezza." Ha poi aggiunto con fermezza: "Putin è un criminale di guerra e deve essere processato per i suoi crimini. La sofferenza del popolo ucraino è inaccettabile, e la comunità internazionale non può restare a guardare."

Il monaco, durante la sua permanenza ad Istanbul, si è dedicato alla preghiera per la pace, partecipando a diversi incontri interreligiosi. Ha sottolineato l'importanza del dialogo e della comprensione reciproca tra le diverse culture e religioni, come chiave per superare il conflitto. "La violenza non genera mai pace, solo ulteriore sofferenza," ha spiegato. "Dobbiamo lavorare insieme, tutti noi, per costruire un futuro di pace e armonia."

L'impatto del divieto di ingresso in Russia è stato pesante. Il monaco ha descritto con emozione i suoi legami con il popolo russo, i suoi ricordi di Mosca e le amicizie coltivate nel corso degli anni. "Mi hanno sempre accolto con calore, ho condiviso con loro momenti di profonda spiritualità, ora mi sento privato di tutto questo." ha detto con voce carica di amarezza.

Il suo appello finale è stato un invito alla riflessione e all'azione: "La guerra in Ucraina è una tragedia che deve finire. Dobbiamo premere sui nostri governi perché si impegnino per una soluzione pacifica e giusta. Il futuro del mondo dipende da questo."

La testimonianza del monaco buddista, che ha scelto di condividere la sua storia a Istanbul, cuore di importanti negoziati internazionali, rappresenta un ulteriore monito sulla necessità di una rapida risoluzione del conflitto in Ucraina, un grido di speranza che riecheggia tra le antiche mura della città.

(17-05-2025 01:00)