```html

Tensioni sull'Invio di Truppe in Ucraina: Italia e Polonia Frenano, Palazzo Chigi Irritata

ROMA - La questione dell'invio di truppe occidentali in Ucraina continua a generare forti tensioni diplomatiche. Fonti di Palazzo Chigi esprimono crescente irritazione di fronte a quelle che definiscono "continue fughe in avanti" e "interpretazioni distorte" della posizione italiana. "Così non ha senso partecipare al dibattito", trapela da ambienti governativi, sottolineando la necessità di chiarezza e coordinamento tra gli alleati.

Parallelamente, anche la Polonia ha ribadito la sua ferma opposizione all'invio di soldati sul territorio ucraino. La posizione polacca, in linea con quella italiana, si concentra sul sostegno economico e umanitario, oltre alla fornitura di armi e munizioni, escludendo un coinvolgimento diretto con truppe di terra. BR

Oggi, la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha in programma un incontro bilaterale con il Cancelliere tedesco Olaf Scholz. Si prevede che il tema dell'Ucraina sarà centrale nel colloquio. BR

La Premier Meloni ha ribadito: "Noi siamo coerenti. Non manderemo truppe in Ucraina." Una posizione chiara, ribadita più volte dal governo, che intende rispettare gli impegni presi in sede NATO e UE, ma senza oltrepassare la linea rossa del coinvolgimento diretto nel conflitto. BR

In risposta alle recenti dichiarazioni del Presidente francese Emmanuel Macron, accusato di "alimentare l'ambiguità" sulla questione, Palazzo Chigi ha sottolineato l'importanza di evitare la diffusione di "fake news" e di attenersi ai fatti concreti. La comunicazione, si sottolinea, deve essere precisa e responsabile, soprattutto in un momento così delicato per la sicurezza europea. BR

La situazione rimane fluida e in costante evoluzione, con un dibattito acceso tra i Paesi alleati sulle strategie da adottare per sostenere l'Ucraina senza rischiare un'escalation del conflitto.

```

(17-05-2025 01:00)