Alto là Israele, l'UE non tollererà più disparità di trattamento, tuona Borrell.

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Esclusivo: Borrell tuona contro i "doppi standard" UE su Ucraina e Palestina
L'ex Alto rappresentante dell'Unione europea per gli affari esteri ha rilasciato un'intervista esplosiva, puntando il dito contro quella che definisce una palese disparità di trattamento tra la gestione del conflitto in Ucraina e la situazione in Palestina.
"È inaccettabile," ha dichiarato l'ex Alto rappresentante con veemenza. "Non possiamo tollerare che Putin tenti di annettere illegalmente porzioni di territorio ucraino e, allo stesso tempo, rimanere silenti di fronte a dichiarazioni simili, o peggio, a vere e proprie azioni di annessione da parte di Netanyahu in territori palestinesi occupati."
L'ex funzionario europeo ha espresso forte preoccupazione per la credibilità dell'Unione europea sulla scena internazionale. "L'UE deve trovare la forza di fermare Israele," ha aggiunto. "Basta con i doppi standard. Il diritto internazionale deve essere applicato con coerenza, altrimenti perdiamo ogni autorità morale."
L'intervista giunge in un momento di crescente tensione in Medio Oriente, con accuse reciproche di violazioni del diritto internazionale. Le parole dell'ex Alto rappresentante risuonano come un appello urgente a una revisione della politica estera europea, invocando una maggiore equità e coerenza nelle sue posizioni.
Diversi esponenti politici hanno già espresso il loro sostegno alle dichiarazioni, sottolineando l'importanza di un approccio imparziale per favorire una soluzione pacifica e duratura al conflitto israelo-palestinese. La discussione è aperta e promette di infiammare il dibattito politico nelle prossime settimane. Un'analisi approfondita della situazione è disponibile qui.
Resta da vedere se le parole dell'ex Alto rappresentante avranno un impatto concreto sulla politica estera dell'Unione europea, ma è chiaro che il tema dei "doppi standard" è destinato a rimanere al centro del dibattito internazionale.
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