Ucraina: Mosca apre a colloqui con Kiev, la palla ora nel campo di Zelensky

Ultimatum di Zakharova, Zelensky risponde: "Mosca cerca solo tempo"
La tensione tra Russia e Ucraina rimane alta, con la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, che ha lanciato un ultimatum, ribadendo la disponibilità di Mosca al dialogo ma ponendo condizioni implicite. A questo ultimatum ha risposto il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky, accusando la Russia di voler solo guadagnare tempo per proseguire la sua aggressione.
"La Russia gioca a prendere tempo per non fermarsi," ha affermato Zelensky, in un intervento pubblico trasmesso in diretta. "Sul tavolo dei negoziati devono esserci proposte realistiche, concrete e che tengano conto della situazione sul campo. Non possiamo accettare ultimatum o condizioni inaccettabili. La pace non può essere negoziata sotto la minaccia delle armi." Zelensky ha sottolineato la necessità di un cessate il fuoco immediato e il ritiro completo delle truppe russe dal territorio ucraino, compresa la Crimea annessa illegalmente nel 2014.
Intanto, l'Unione Europea e il Regno Unito hanno varato nuove sanzioni contro Mosca, definendo Putin un "guerrafondaio". Le sanzioni mirano a colpire settori chiave dell'economia russa, con l'obiettivo di aumentare la pressione sul Cremlino affinché ponga fine alle ostilità. Queste misure si aggiungono alle numerose sanzioni già imposte negli ultimi mesi.
Dal canto suo, Mosca ha ribadito la sua disponibilità a contatti con Kiev, affermando che ora è la parte ucraina a dover decidere. "Siamo pronti al dialogo, ma Kiev deve comprendere che le sue pretese sono irrealistiche," ha dichiarato un funzionario del ministero degli Esteri russo. La situazione rimane dunque estremamente delicata, con la prospettiva di una soluzione diplomatica ancora lontana.
La situazione sul campo continua ad essere volatile, con intensi combattimenti segnalati in diverse regioni dell'Ucraina. La comunità internazionale segue con apprensione gli sviluppi, sollecitando un immediato cessate il fuoco e un ritorno al dialogo costruttivo.
L'escalation delle tensioni solleva preoccupazioni anche per la sicurezza alimentare globale, data l'importanza dell'Ucraina e della Russia come esportatori di grano. Le Nazioni Unite stanno lavorando attivamente per trovare soluzioni che garantiscano la fornitura di cibo ai Paesi più vulnerabili.
L'evoluzione della situazione richiede una costante attenzione e un monitoraggio continuo. Le prossime settimane saranno cruciali per capire se le parti riusciranno a trovare una via d'uscita dalla crisi.
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