
Ghana: Agbogbloshie, la discarica del consumismo occidentale
Agbogbloshie, Ghana. Un nome che dovrebbe evocare immagini di spiagge dorate e paesaggi lussureggianti, ma che invece suscita l'orrore di una realtà ben diversa.Questa distesa di terreno, ai margini di Accra, è diventata tristemente nota come la più grande discarica di rifiuti elettronici dell'Africa occidentale. Ogni anno, oltre 17.000 tonnellate di scarti elettronici, provenienti in gran parte dai paesi occidentali, vengono importati illegalmente nel Ghana, trasformando Agbogbloshie in un paesaggio apocalittico di rottami tossici.
Un business sporco, un inferno di fumo e metalli pesanti.
Tra le montagne di computer, televisori e telefoni cellulari ormai inutili, centinaia di persone, spesso bambini e giovani, lavorano ogni giorno in condizioni disumane, estraendo materiali riciclabili dai rifiuti elettronici. Esposti a fumi tossici e sostanze chimiche pericolose, guadagnano appena 4,5 dollari al giorno, un prezzo insostenibile per un lavoro così pericoloso.
Il processo di estrazione avviene spesso a cielo aperto, senza alcuna protezione individuale. I lavoratori bruciano i cavi per estrarre il rame, liberando nell'aria diossine e altre sostanze altamente cancerogene. Le conseguenze sulla salute sono drammatiche: malattie respiratorie, problemi dermatologici, e un aumento esponenziale del rischio di cancro.
Un problema globale che richiede una soluzione urgente.
La situazione ad Agbogbloshie non è solo una tragedia umana, ma un esempio lampante del fallimento del sistema di gestione dei rifiuti elettronici a livello globale. I paesi ricchi esportano i loro rifiuti in nazioni più povere, sfruttando la mancanza di regolamentazione e le condizioni di estrema povertà. È un circolo vizioso di consumismo e sfruttamento che deve essere interrotto.
L'impatto ambientale è altrettanto devastante. Il suolo e le falde acquifere sono contaminati da metalli pesanti, creando un rischio significativo per la salute della popolazione locale e per l'ecosistema. È necessario un impegno concreto da parte della comunità internazionale per promuovere pratiche di riciclo responsabile e per sostenere lo sviluppo di soluzioni sostenibili per la gestione dei rifiuti elettronici in Africa.
È tempo di agire, di porre fine a questo crimine ambientale e di garantire un futuro dignitoso alle popolazioni che vivono nel cuore di questa discarica del consumismo occidentale.
Per approfondimenti sull'inquinamento da e-waste e sulle iniziative per un riciclo responsabile, si consiglia di visitare il sito di Greenpeace:https://www.greenpeace.org/
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