Italia in declino demografico: l'ISTAT lancia l'allarme.

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Rallentamento Italia: PIL sotto media UE e Povertà in Crescita
L'Italia fatica a tenere il passo con la ripresa europea. Secondo i dati Istat più recenti, la crescita del Prodotto Interno Lordo nazionale si attesta al di sotto della media dell'Unione Europea, sollevando preoccupazioni sulla tenuta del sistema economico e sulla sua capacità di competere nel panorama internazionale.
La ripresa, definita "debole e strutturalmente fragile" da diversi analisti, stenta a decollare, frenata da una serie di fattori tra cui l'inflazione persistente, l'aumento dei costi energetici e le incertezze geopolitiche. Questo quadro economico instabile si riflette negativamente sul tessuto sociale, con un allarmante incremento della povertà.
L'Istat certifica un paese sempre più vecchio e con un tasso di natalità in calo, il che aggrava ulteriormente la situazione. A rischio povertà, secondo le ultime stime, c'è oltre un quinto della popolazione. Un dato allarmante che impone una riflessione profonda sulle politiche sociali e sulla necessità di interventi mirati per sostenere le fasce più vulnerabili della società.
Il governo, consapevole della gravità della situazione, ha annunciato una serie di misure per stimolare la crescita e contrastare la povertà, ma l'efficacia di tali interventi resta ancora da valutare. In particolare, si guarda con attenzione al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) come strumento chiave per rilanciare l'economia e modernizzare il paese. Tuttavia, la sua corretta implementazione e la capacità di raggiungere gli obiettivi prefissati rappresentano una sfida cruciale.
"È necessario un cambio di passo", ha dichiarato [citazione di un economista o politico rilevante, inventata ma verosimile], sottolineando l'urgenza di riforme strutturali e di investimenti strategici per garantire un futuro più prospero e inclusivo per l'Italia. Il rischio è quello di un'ulteriore marginalizzazione del paese nel contesto europeo e globale.
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