**Immigrazione: Roma e altri 8 Stati membri scrivono all'UE.**

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Riaprire il dibattito sulla Convenzione europea? Migranti, lettera dell'Italia e altri otto Paesi UE
La questione migranti torna a infiammare il dibattito europeo. Un documento congiunto, firmato dall'Italia e da altri otto Paesi membri dell'Unione Europea, ha formalmente richiesto una riflessione approfondita, e potenzialmente una revisione, della Convenzione europea sui diritti umani.
La lettera, indirizzata alla Commissione Europea, solleva perplessità sull'attuale gestione dei flussi migratori e sui vincoli imposti dalla Convenzione in materia di rimpatri e gestione delle frontiere. I firmatari, tra cui figurano, oltre all'Italia, *Austria, Bulgaria, Cipro, Danimarca, Grecia, Lettonia e Malta*, esprimono preoccupazione per l'interpretazione, a loro avviso troppo stringente, dell'articolo 3 della Convenzione, che proibisce la tortura e i trattamenti inumani o degradanti.
Secondo quanto trapela da fonti governative, l'obiettivo non è quello di abrogare la Convenzione, ma di *adattarla* alle nuove sfide poste dalla pressione migratoria, garantendo al contempo il rispetto dei diritti fondamentali. Si auspica, in particolare, una maggiore flessibilità nell'applicazione delle norme riguardanti i rimpatri di persone non aventi diritto all'asilo.
La mossa ha suscitato immediate reazioni. Organizzazioni non governative che si occupano di diritti umani hanno espresso forte preoccupazione, paventando un indebolimento della protezione dei migranti e dei richiedenti asilo. Alcuni europarlamentari hanno definito l'iniziativa "un attacco ai valori fondanti dell'Unione Europea".
La discussione si preannuncia accesa e potrebbe portare a una spaccatura tra i Paesi membri. Resta da vedere se la Commissione Europea accoglierà la richiesta di riaprire il dibattito sulla Convenzione e quali saranno le conseguenze per la politica migratoria dell'UE. Il tema è delicato e cruciale per il futuro dell'Europa.```
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