Ucraina-Russia: Lavrov boccia Vaticano, Kiev punta sulla Svizzera

Guerra Ucraina: Lavrov boccia Vaticano, Kiev punta sulla Svizzera
Mosca frena sulle trattative in Vaticano, mentre Kiev indica la Svizzera come possibile sede alternativa.La proposta di tenere colloqui di pace tra Ucraina e Russia in Città del Vaticano è stata respinta dal Ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov. Secondo Lavrov, sarebbe "poco elegante" per un Paese ortodosso come la Russia negoziare in una sede legata alla Chiesa cattolica. Questa dichiarazione, giunta oggi, getta nuova luce sulle già complesse dinamiche negoziali del conflitto. La posizione di Mosca appare netta e irremovibile, almeno per quanto riguarda la scelta della location.
Nel frattempo, Kiev ha già individuato un'alternativa. Fonti governative ucraine hanno confermato la disponibilità della Svizzera ad ospitare i colloqui, sottolineando la neutralità storica del Paese elvetico e la sua esperienza nella mediazione internazionale. Questa mossa potrebbe rappresentare una svolta significativa, aprendo la strada a un'eventuale ripresa del dialogo tra le parti in conflitto.
Intanto, un altro sviluppo significativo è stato annunciato da Donald Trump: "Completato importante scambio di prigionieri Kiev-Mosca", ha affermato l'ex Presidente degli Stati Uniti, senza fornire dettagli. La notizia, se confermata, rappresenterebbe un piccolo ma significativo passo in avanti nella de-escalation del conflitto, anche se le dichiarazioni di Trump necessitano di ulteriori verifiche da fonti ufficiali.
La situazione rimane dunque fluida e complessa. La scelta della sede per eventuali negoziati, unitamente alla necessità di chiare garanzie di sicurezza e rispetto delle reciproche posizioni, rimane un ostacolo di non poco conto. La disponibilità della Svizzera potrebbe offrire un'opportunità, ma la strada verso una soluzione pacifica appare ancora lunga e irta di difficoltà. La comunità internazionale, intanto, osserva con attenzione gli sviluppi, sperando in una rapida de-escalation e in un percorso concreto verso la pace. La situazione richiede un impegno costante da parte di tutti gli attori coinvolti per evitare ulteriori perdite di vite umane e un'ulteriore destabilizzazione della regione.
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