Dibattito pubblico sul quesito numero uno.

Dibattito pubblico sul quesito numero uno.

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Referendum sul Lavoro: Scontro Aperto sul Contratto a Tutele Crescenti a "Tribuna Politica"

ROMA - L'avvicinarsi del referendum dell'8 e 9 giugno sta infiammando il dibattito politico, con particolare attenzione al quesito numero 1 concernente l'abrogazione parziale del contratto di lavoro a tutele crescenti. La trasmissione "Tribuna Politica" ha ospitato un acceso confronto tra esponenti di diverse forze politiche per approfondire le diverse posizioni in vista del voto.

Alice Buonguerrieri, rappresentante di Fratelli d'Italia, ha difeso con forza la riforma, sottolineando come essa abbia, a suo dire, favorito la creazione di posti di lavoro e l'attrazione di investimenti esteri. "Abrogare il contratto a tutele crescenti", ha affermato Buonguerrieri, "significherebbe fare un passo indietro, penalizzando le imprese e rallentando la crescita economica". Ha inoltre evidenziato l'importanza di salvaguardare la flessibilità del mercato del lavoro per rispondere alle sfide globali.

Fiorella Zabatta, in rappresentanza di Alleanza Verdi Sinistra, ha invece sostenuto la necessità di superare il precariato e garantire maggiori tutele ai lavoratori. "Il contratto a tutele crescenti", ha dichiarato Zabatta, "ha generato una situazione di instabilità e insicurezza per milioni di persone, favorendo lo sfruttamento e la compressione salariale. È fondamentale ripristinare un sistema di garanzie più solide per contrastare la precarietà e promuovere un lavoro dignitoso".

Luciano Nobili, esponente di Italia Viva, ha posto l'accento sulla necessità di trovare un equilibrio tra flessibilità e protezione, proponendo una revisione del contratto a tutele crescenti che tenga conto delle esigenze delle imprese e dei lavoratori. "Non possiamo demonizzare la flessibilità", ha spiegato Nobili, "ma dobbiamo anche garantire che essa non si traduca in sfruttamento. È necessario trovare soluzioni innovative che favoriscano la crescita economica e la creazione di posti di lavoro di qualità".

Arturo Scotto, in rappresentanza del Partito Democratico, ha criticato aspramente gli aspetti più controversi del contratto a tutele crescenti, sostenendo la necessità di rafforzare le tutele in caso di licenziamento ingiusto. "Il contratto a tutele crescenti", ha affermato Scotto, "ha indebolito la posizione dei lavoratori, rendendoli più vulnerabili alle decisioni arbitrarie dei datori di lavoro. È fondamentale ripristinare un sistema di protezioni più efficace per garantire la dignità e la sicurezza del lavoro".

Il dibattito, moderato dal giornalista, si è concluso con un appello al voto consapevole, invitando i cittadini a informarsi e a esprimere la propria opinione su un tema di fondamentale importanza per il futuro del paese.

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(27-05-2025 15:37)