Stallo al Cnr: nomine bloccate, 3 milioni di euro al giorno persi.

Stallo al Cnr: nomine bloccate, 3 milioni di euro al giorno persi.

CNR alla deriva: blocco totale per mancanza di vertici, 3 milioni di euro persi al giorno

Una situazione di stallo senza precedenti sta paralizzando il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), il più grande ente di ricerca italiano. La scadenza dei mandati di presidente e consiglio di amministrazione, senza che il governo provveda alle nomine dei successori, ha di fatto bloccato ogni attività dell'ente. Nessuna possibilità di spendere i fondi già stanziati, di assumere personale precario, né di portare avanti i progetti di ricerca in corso.

Si tratta di una situazione gravissima che sta causando un danno incalcolabile alla ricerca italiana. Secondo alcune stime, la paralisi costa al CNR circa 3 milioni di euro al giorno, una cifra astronomica che rappresenta una perdita irreparabile di risorse umane e finanziarie. Non solo: la mancanza di una guida e di un organo decisionale mette a rischio la continuità di progetti strategici per il Paese, in settori cruciali come la transizione energetica, la sanità e l'ambiente.

“Se ci fosse un’emergenza, nessuno avrebbe modo di intervenire”, afferma con preoccupazione un ricercatore del CNR, che preferisce mantenere l'anonimato. La mancanza di un organo di governo impedisce infatti di affrontare qualsiasi situazione imprevista, con potenziali conseguenze drammatiche. Questa impasse evidenzia una grave inadempienza da parte del governo, che sembra sottovalutare l’importanza strategica del CNR per il futuro del Paese.

La comunità scientifica italiana è in allarme. Numerosi appelli sono stati lanciati nelle ultime settimane per sollecitare l'intervento urgente del governo. Ricercatori e personale del CNR temono un danno irreversibile alla reputazione internazionale dell'ente e, soprattutto, un rallentamento significativo dell'attività di ricerca, con ripercussioni negative sull'intero sistema scientifico nazionale. La situazione richiede un intervento immediato e risoluto da parte delle istituzioni, per scongiurare una crisi che rischia di avere conseguenze devastanti a lungo termine.

L'inazione del governo desta preoccupazione non solo per le implicazioni economiche, ma anche per il morale del personale del CNR, che si trova in una situazione di incertezza e precarietà. È fondamentale che le nomine vengano effettuate al più presto, per riportare il CNR al suo ruolo di motore della ricerca italiana e garantire il proseguimento delle attività scientifiche cruciali per il progresso del Paese. Il ritardo inaccettabile rischia di compromettere decenni di lavoro e investimenti.

(31-05-2025 08:32)